Ci sono aggiornamenti sull’aggressione di Marco Pannone avvenuta a Londra nella notte tra il 2 e il 3 Dicembre scorso. Il violento pestaggio ai danni del ventunenne italiano, le cui condizioni restano gravissime, sembra essere giunto a un punto di svolta. Scotland Yard ha infatti diffuso un’immagine ricavata da una telecamera di sorveglianza a circuito chiuso di un uomo sospettato di aver ridotto in fin di vita il giovane originario di Fondi (Latina) e residente nel Regno Unito da cinque anni. L’immagine è stata diffusa oggi dalle autorità britanniche che hanno chiesto aiuto ai cittadini per l’identificazione di quello che potrebbe essere un ragazzo di 20 anni circa.

Da Londra gli aggiornamenti relativi all’aggressione di Marco Pannone

Nella foto diffusa dalla polizia britannica è visibile un giovane sui vent’anni, alto e con capelli castani, che indossa un cappotto scuro con colletto di pelliccia. Chi indaga è convinto che sia stato lui a colpire il giovane italiano. Gli investigatori della Met Police stanno procedendo con le indagini e tramite la diffusione della foto segnaletica contano di poter identificare al più presto il sospettato (anche se dalle prime ricostruzioni sembrerebbero essere stati due gli aggressori). Il brutale pestaggio è avvenutao poco dopo le 23 di venerdì 2 dicembre davanti al ristorante Canova Hall, nel quartiere londinese di Brixton, in cui Marco Pannone lavorava come cameriere. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti britannici, anche grazie ai testimoni oculari, i due aggressori si trovavano già nel locale, ubriachi. Marco, lo riferisce la stampa inglese, avrebbe chiesto ai due di uscire dal locale, ma questi si sarebbero rifiutati e, approfittando di un momento in cui Marco era di spalle, l’avrebbero aggredito con calci e pugni fino a farlo cadere a terra e fargli sbattere violentemente la testa al suolo.

Le condizioni restano gravi

Le condizioni del giovane italiano sono apparse da subito molto gravi. Marco Pannone è stato trasportato dai soccorsi al King’s College Hospital e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, come confermato dallo zio del giovane, lo chef Massimiliano Sepe, il primo dei familiari a raggiungere l’Inghilterra dopo l’aggressione. A causa del trauma alla testa i medici hanno infatti deciso di asportare parte della calotta cranica per cercare di scongiurare danni irreversibili. Il giovane è stato poi trasferito nel reparto di terapia intensiva in coma farmacologico, ma le sue condizioni restano comunque gravissime. Ad avvisare i familiari di Marco, nella mattinata di sabato, è stato un amico del giovane che, via Facebook, ha comunicato alla sorella dell’avvenuta aggressione e del trasporto in gravi condizioni in ospedale. Da lì la corsa a procurarsi i passaporti e la partenza per Londra per stare vicini al giovane e cercare di capire cosa fosse accaduto. Nelle ore immediatamente successive all’aggressione era stato lo zio di Marco a denunciare alla stampa italiana il silenzio delle autorità britanniche sull’andamento delle indagini. Ora la diffusione di quell’immagine, seppur non chiarissima, segna senza dubbio un passo avanti nella vicenda.