Arriva la condanna per Armando Arcangeli. Lo ha deciso il giudice del tribunale di Rimini in seno ad un annoso processo che ha appena vede archiviato il primo grado. Il procedimento è nato dopo il fallimento, nel 2013 della società Spes precedentemente Valleverde Calzature. Il patron è stato imputato per bancarotta fraudelenta ed il giudice gli ha inflitto una condanna di 4 anni e 6 mesi. Condannato a 3 anni e 10 mesi, anche l’allora direttore generale e poi liquidatore della società, ma solo per una delle due ipotesi di reato contestategli e sempre inerente alla bancarotta della Spes. Sono usciti indenni, invece, gli imprenditori della cordata bresciana che erano finiti sotto processo con l’accusa aver esautorato l’aazienda mentre questa tentava l’ammissione. Per loro, il tribunale riminese, aveva già pronunciato una sentenza di prescrizione. Il pubblico ministero chiedeva 6 anni di reclusione per Arcangeli – alla bancarotta fraudlenta si affiancano le aggravanti di distrattiva, preferenziale ed altri reati fiscali – gli avvocati difensori Alessandro Petrillo e Monica Rossi sono riusciti ad ottenere solo uno sconto di pena.
Armando Arcangeli: dal successo alla condanna
A 78 anni si eclissa così la parabola imprenditoriale di Armando Arcangeli. Il suo successo si costruisce tutto in romagna: nel riminese, a Coriano, dove la sua boutique ha aperto i battenti e nel ravennate, a Lugo, dove c’è la sede legale della Valleverde. La notorietà arriva tra gli anni 90 e gli inizi nel 2000 quando Armando Arcangeli, con idee innovavite e sostenibilità di bilancio, presentava al mondo la sua idea di scarpa del futuro. Un impegno riconosciutogli in tutto l’ambiente emiliano romagnolo – ha ricevuto una laurea honoris causa nel 2002 dall’università di Bologna – ma anche su scala nazionale. Quando la Valleverde aveva il vento in poppa, infatti, non sono mancati testimonial d’eccezione ed investiture capaci di far schizzare la credibilità del brand: il presentatore italiano Claudio Lippi, il pilota di Formula 1 Eddie Irvine, l’attore americano Kevin Kostner.
A ridosso degli anni 10 sono arrivate i primi segnali di una crisi, poi, esplosa nel 2015. L’imprenditore è stato arrestato e messo ai domiciliari: la procura gli ha imputato il passaggio dalla società Spes a Valleverde che sarebbe avvenuto per avere accesso al concordato liquidatorio e evitare il fallimento per 46 milioni. Inizia lì, ed arriva alla condanna in primo grado, la discesa di Arcangeli. Ma non quello della Valleverde che, nonostante tutto, continua a mantenere prestigio e riconoscibilità in Emilia-Romagna ed in Italia. La società è stata infatti acquistata da Silver1 che si è accollata l’onore e l’onere di darle nuova linfa.