La Gigafactory Tesla di Berlino è nel caos, ma cosa sta succedendo di preciso? Dopo le notizie delle ultime settimane, con la diminuzione delle liste d’attesa per la consegna delle auto ordinate, non sembrano arrivare notizie positive dalla Germania. Questo rischia, inevitabilmente, di creare ulteriori ritardi, andando di conseguenza a sovraccaricare le altre fabbriche, già chiamate agli straordinari. Insomma, nulla di buono per quella che, a tutti gli effetti, si attesa come una delle principali case automobilistiche in ambito elettrico.

La Gigafactory di Berlino nel caos

L’incendio di settembre continua a far discutere, e non poco, per quella che è la fabbrica europea specializzata principalmente nella produzione di Tesla Model Y. Le ultime indiscrezioni, però, arrivano proprio dall’interno, con alcuni dipendenti che avrebbe dichiarato che nella Gigafactory di Berlino regni letteralmente il caos.

Questo, sempre secondo i diretti interessati che avrebbero rilasciato le dichiarazioni, sarebbe dovuto al fatto che molti dipendenti abbiano trascorso più tempo in malattia che a lavoro, rallentando di conseguenza la produzione già pesantemente congestionata. A questo si deve aggiungere il fatto che i posti vacanti all’interno dell’azienda sia più che raddoppiati, con le tanto attese 12 mila assunzioni (sempre per diminuire il carico di lavoro) non siano state fatte. Di queste, infatti, solamente 7 mila sono state portate a termine, un numero decisamente inferiore, rispetto a quanto preventivato a giugno scorso.

L’obiettivo che lo stesso Elon Musk si era posto era quello di arrivare a 5 mila Model Y prodotte a settimana, ma che difficilmente verrà portato a compimento visto che, ad ora, difficilmente si raggiungo le 2 mila unità per settimana. econdo il sindacato tedesco dei metalmeccanici, queste difficoltà ad assumere sarebbero imputabili ad un salario del 20% più basso rispetto ai competitors, senza contare che molti dipendenti si sarebbero licenziati a causa di una cattiva gestione del personale e del carico di lavoro.