Le intenzioni c’erano tutte fin dal giorno uno. Azione ed Italia Viva, che hanno dato vita alla federazione presentatasi alle elezioni politiche dello scorso 26 settembre, sono pronte ad unirsi mettendo alla luce un partito nuovo. Sintesi dei due. L’obiettivo dichiratato dai vertici sono le elezioni europee che si terranno nel 2024: a quel punto la federazione si farà partito e, se dovesse continuare a crescere nei sondaggi, si presenterà come soggetto politico di peso. Ci sono novità: oggi è stato siglato un documento da Carlo Calenda, come segretario e legale rappresentante di Azione, e Matteo Renzi, come fondatore e delegato dell’assemblea di Italia Viva. Si tratta di un vero e proprio atto di costituzione:
attraverso cui partecipare in modo coordinato all’attività politica, con l’obiettivo di arrivare entro il tempo più breve possibile alla costituzione di un partito unico dei liberaldemocratici che sia aperto a tutte le forze e le energie liberali, riformiste e popolari che si riconoscano nei valori della Repubblica e respingano ogni forma di populismo di destra e di sinistra.
Azione d Italia Viva diventano un partico unico
Nel testo viene messo nero su bianco che le alleanze e le modalità di partecipazione alle elezioni di tutti i livelli saranno definite di comune accordo tra Azione e Italia Viva, che promuoveranno un costante coordinamento dei rispettivi rappresentanti nelle due Camere, per assicurare l’uniformità della linea politica e la condivisione della presentazione di emendamenti, proposte di legge e altre iniziative programmatiche di rilievo. Si rinnova, poi, l’impegno a tenere conto delle specificità dei diversi territori, la creazione di gruppi unitari territoriali e si assicureranno che i gruppi locali svolgano in modo quanto più coordinato e unitario possibile la propria attività politica. Un passaggio del documento, poi, fa riferimento diretto alla modalità che porterà alla nascita del nuovo partito:
Azione ed Italia Viva daranno vita al percorso per la costituzione di un partito unico da completarsi al più presto. Quanto prima, l’Ufficio di coordinamento politico darà vita a un gruppo di lavoro, costituito di membri dell’ufficio stesso, di altri iscritti di Azione e Italia Viva e/o di soggetti esterni di area, per definire una proposta di regole e percorso per arrivare al partito unico. Una volta approvata dall’Ufficio di coordinamento politico, la proposta sarà sottoposta per l’approvazione agli organi competenti dei rispettivi partiti.
Nel frattempo l’attività della Federazione sarà coordinata da un Ufficio di coordinamento politico costituito da quattordici membri: il presidente, nella persona di Carlo Calenda, il vicepresidente, che sarà designato da Italia Viva, i capigruppo di Camera e Senato, designati, rispettivamente da Azione e da Italia Viva, e cinque membri per parte designati, rispettivamente, da Azione e da Italia Viva. Il presidente sarà il capo politico della Federazione. L’Ufficio di coordinamento politico avrà il compito di dare attuazione alle previsioni del presente accordo e di promuovere quanto più possibile il coordinamento e la collaborazione tra i due partiti. Eventuali designazioni per nomine esterne saranno discusse nell’Ufficio di coordinamento politico, su proposta congiunta del presidente e del vicepresidente.