Rottamazione quater, Saldo e Stralcio e Pace fiscale delle cartelle esattoriali liberano tutti dal pagamento? È arrivato il momento della tregua fiscale uno dei capitoli più discussioni e contestati dell’ultimo periodo. Tante le misure che consentiranno ai contribuenti di sanare la posizione debitoria.

Il pacchetto della nuova Rottamazione quater e Saldo e stralcio comprende le tasse evase oggetto di ravvedimento a cui non è seguita una contestazione, cartelle esattoriali non pagate, con la possibilità di vedersi cancellare tutti i debiti fino a mille euro.

Oltretutto, la nuova normativa non ha lasciato isolata le varie casistiche di liti pendenti.

La Rottamazione quater delle cartelle esattoriali: quando arriva la Pace Fiscale

Non sono poche le misure che andranno in vigore dal 1° gennaio 2023, tanti sono gli interventi contenuti nella bozza di legge di Bilancio 2023. Tra questi, ce n’è uno in particolare che libera tutti i contribuenti dall’affannoso pagamento dei debiti esattoriali.

In teoria, partirà la nuova Pace fiscale 2023 legata rateizzazioni delle cartelle esattoriali che rientrano nella Rottamazione quater. Nella realtà mancano i dettagli tecnici, al momento, si tratta di anticipazioni sulla nuova sanatoria fiscale.  

D’altra parte, il Saldo e Stralcio e la Rottamazione delle cartelle esattoriali non sono provvedimenti del tutto nuovi ai cittadini, per cui si comprende benissimo che le regole basilari cadranno sulle aliquote da incollare sul Saldo e Stralcio.

E, ancora, sul taglio degli interessi, sanzioni e aggio per la nuova definizione agevolata. Dunque, la nuova Pace fiscale 2023 conterrà un mix d’interventi a favore dei contribuenti con pendenze debitorie.

Il vero problema, è legato all’annuncio del provvedimento nella bozza della Manovra tra la fine di ottobre e la metà di novembre. In sostanza, a cavallo della scadenza della Rottamazione ter e del pagamento di diverse cartelle esattoriali.

Il dubbio che persiste tutt’ora è la mancanza di certezze, specie per chi non è riuscito a saldare la rata della definizione agevolata di novembre in scadenza il 5 novembre. Ma, anche, di chi si trova a nella posizione di dover decidere se pagare le cartelle di pagamento. E, ancora, per coloro che hanno ricevuto una cartella esattoriale non notificata correttamente secondo le disposizioni di legge o a cui è mancata del tutto la notifica.

Maxi condono fiscale: ecco la sforbiciata sui debiti

Uno dei provvedimenti più attesi dai contribuenti è sicuramente la sforbiciata sui debiti esattoriali. Dunque, della cancellazione d’ufficio delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro.

Intanto, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione in passato ha già attivato un procedimento simile, ovvero prima della Rottamazione bis. In quella circostanza i contribuenti furono liberati dal pagamento dei debiti iscritti a ruolo nel periodo tra il 2000 e fino al 2010.

Ad oggi, la modalità presunta dovrebbe essere molto simile.

Saldo e stralcio: ultimissime notizie oggi

Il nuovo Saldo e stralcio dovrebbe permettere di sanare il pagamento delle cartelle esattoriali (forse) fino a 3.000 euro, impegnando il contribuente al pagamento solo della quota del 20 per cento. L’operazione sarà possibile solo in presenza di un requisito reddituale (ancora da definire).

Secondo numerosi esperti, si tratterebbe di una possibilità aperta in modo particolare per i contribuenti decaduti dai benefici della Rottamazione ter.

Si ipotizza l’applicazione di una sostituzione da sanzioni a un’imposta maggiorata nella misura del 5 per cento per coloro che non rientrano negli importi fissati dalla normativa, con una dilazione di pagamento tra 5 e 10 anni.

Rottamazione quater 2023

Il pacchetto della Rottamazione quater dovrebbe contenere la cancellazione di sanzioni, interessi e aggio sulle cartelle esattoriali affidate o notificate alla Riscossione tra il 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Tecnicamente, la cartella esattoriale non notificata non mette il contribuente nelle condizioni di sapere del debito. Per una cartella esattoriale non notifica o con vizi è possibile fare ricorso.

Resta da considerare che, il contribuente da una visura dei debiti esattoriali prende atto dei debiti iscritti a ruolo e per logica procede all’adesione della definizione agevolata.