Qatar 2022, i CT dimissionari o esonerati. Più di va avanti, più si stringe il cerchio e le squadre che perdono vanno a casa. Molte nazionali di calcio volgono al termine di un ciclo e devono ripartire con una profonda ricostruzione attraverso i più giovani, altre sono ste già ringiovanite e hanno bisogno di più tempo per essere rodate, altre ancora rimangono orfane di selezionatori che decidono di lasciare dopo qualche anno. C’è anche chi viene esonerato perché non ha raggiunto l’obbiettivo prefissato all’inizio della spedizione Mondiale.
Tutto ciò premesso passiamo a vedere quali allenatori in un modo o nell’altro hanno dato l’addio alle proprie squadre appena dopo la loro avventura mondiale terminata in questa ultima settimana.
Qatar 2022, i CT dimissionari o esonerati: l’esonero di Luis Enrique
L’ultimo Commissario Tecnico che dice addio alla propria nazionale è Luis Enrique. Esonerato dalla federazione di calcio spagnola che nell’annunciare attraverso il comunicato l’inizio di un nuovo progetto tecnico mantenendo intatto quello legato alla crescita dei giovani iniziato proprio dal CT uscente ha voluto ringraziare il lavoro svolto in questi 4 anni dall’ex calciatore di Real Madrid e Barcellona augurandogli un buon proseguo di carriera.
Il suo addio alla nazionale spagnola era già nell’aria. Nel post partita contro il Marocco persa a sorpresa ai calci di rigore egli stesso ai microfoni aveva lasciato intuire qualcosa in merito al suo futuro lontano dalla selezione iberica.
Gerardo Martino
L’eliminazione del Messico dal Mondiale in Qatar segna anche la fine dell’avventura di Gerardo Martino sulla panchina della nazionale. Dopo la vittoria per 2-1 sull’Arabia Saudita, che non è bastata per superare la fase a gironi, l’allenatore ha annunciato le dimissioni:
“Sono il primo responsabile di questa delusione e mi assumo la responsabilità del fallimento. Il contratto è scaduto al triplice fischio dell’arbitro”.
Otto Adda
Chi invece se ne andato con i propri piedi è stato il CT del Ghana, Otto Adda, che dopo essere uscito questo Mondiale ha rassegnato le sue dimissioni. A suo dire queste erano state già maturate prima della rassegna mondiale. Adda ha infatti scelto di ricoprire il ruolo di talent scout nel Borussia Dortmund. Queste le sue parole.
“Era chiaro a tutti che mi sarei ritirato dopo questa competizione, anche se fossimo diventati campioni del mondo avrei fatto la stessa scelta. Io e la mia famiglia vediamo il nostro futuro in Germania, il ruolo che ho al Borussia Dortmund mi piace molto”.
Roberto Martinez
Anche l’altro spagnolo Roberto Martinez, ha chiuso la sua esperienza da CT. Lui senza vittorie in questo mondiale ha fatto un cammino negativo e inaspettato. In carica sulla panchina del Belgio dal 2016, ha condotto i Diavoli Rossi a un primo posto nel ranking FIFA per anni, senza però mai vincere nulla, tanto meno avvicinarsi. Il terzo posto a Russia 2018 è il miglior risultato.
Paulo Bento
Decisione già presa a settembre per Paulo Bento, quella di lasciare la Corea del Sud. Se ne va con un bell’ottavo di finale raggiunto e il record di allenatore durato più a lungo sulla panchina delle Tigri Asiatiche (4 anni, 3 mesi e 14 giorni).
Paulo Bento, ha annunciato l’addio alla nazionale asiatica subito dopo la sconfitta contro il favorito Brasile, ecco le sue parole:
“La nostra partecipazione si è conclusa qui e ora è il momento di pensare al futuro, che non passerà dalla nazionale della Corea. Mi riposerò e poi vedrò cosa farò. L’ho appena comunicato alla giocatori, al presidente, è una decisione che ho preso da settembre, oggi ho finito solo per confermarla e ringraziare per tutto quello che hanno fatto e per tutto quello che hanno dato. Non potrei essere più orgoglioso di aver allenato la nazionale sudcoreana. Se non è stato il gruppo migliore con cui ho lavorato, è sicuramente uno dei migliori. Sono triste per il risultato di oggi, ma molto orgoglioso di quello che questi ragazzi hanno fatto in questi quattro anni”.