Tragico incidente avvenuto nel comune di Lumezzane in provincia di Brescia. Alle prime luci dell’alba di oggi Giovedì 8 Dicembre 2022 infatti, ha perso la vita Riccardo Gobbi, morto carbonizzato al’interno della sua auto parcheggiata nell’azienda di famiglia.
Il giovane aveva appena 29 anni e viveva a Lumezzane, proprio in un appartamento ricavato dall’edificio che ospita l’azienda. Ancora non è del tutto chiara la dinamica della tragedia.
I Vigili del fuoco, sono stati immediatamente avvertiti da un passante, che ha visto improvvisamente alzarsi una colonna sempre più densa di fumo dal cortile dell’azienda che si trova in via Divisione Acqui, i soccorsi però non hanno potuto fare altro che spegnere le fiamme ed estrarre dalla sua auto, una Peugeot 3008, il corpo carbonizzato di Riccardo Gobbi, figlio di Valeriano Gobbi imprenditore lumezzanese a capo dell’azienda che si occupa della smerigliatura dei metalli e storico presidente della Croce Bianca del centro valgobbino.
L’allarme è scattato attorno alle 5.30 di questa mattina, purtroppo troppo tardi per consentire ai soccorsi di arrivare in tempo e riuscire a salvare la vita al giovane ragazzo.
Sul posto sono subito giunti anche i Carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia per effettuare i rilievi del caso e indagare sulle cause dell’incendio.
Incidente Lumezzane: la dinamica
I Carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia in base a quanto riportato anche dai Vigili del Fuoco, hanno per il momento escluso l’ipotesi di un omicidio o di un gesto deliberato da parte del ragazzo.
Secondo i militari, infatti, il ragazzo, che abitava in un appartamento ricavato all’interno della ditta, rientrando a casa potrebbe aver avuto un malore e l’auto, con il cambio automatico, potrebbe aver continuato a sbattere contro il muro dell’edificio.
Il veicolo avrebbe potuto continuare a tentare di avanzare per diverse ore e, surriscaldandosi, avrebbe poi preso fuco e le fiamme avrebbero quindi potuto carbonizzare il giovane, che ha perso così la vita.
Un’ipotesi davvero inquietante e che sarà confermata solamente dai rilievi sull’auto e dall’autopsia sul corpo di Riccardo. L’esame è stato, infatti disposto dal magistrato di turno della Procura di Brescia e verrà eseguito nei prossimi giorni.
Le forze dell’ordine inoltre, sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’accaduto e secondo i filmati delle telecamere di videosorveglianza, al momento sarebbe da escludere il coinvolgimento di altre persone.
Spaventoso incidente in provincia di Biella: due cinghiali spuntano sulla strada e un’auto li travolge in pieno
Incidente stradale ieri sera, verso le ore 18.30, sulla superstrada, poco prima dell’uscita di Castelletto Cervo, in direzione di Masserano in provincia di Biella.
Secondo le prime ricostruzioni del caso una coppia di cinghiali avrebbe improvvisamente attraversato la carreggiata proprio mentre stava arrivando un’auto. Complice anche il buio, quindi una Mini Cooper condotta da una 47enne originario di Valdengo, mentre viaggiava in direzione di Biella ha investito uno dei cinghiali comparsi in mezzo alla strada.
Contemporaneamente, mentre gli animali selvatici occupavano ancora la sede stradale, proveniente dalla direzione opposta un’altra auto, una Fiat Panda con al volante un 35enne, avrebbe finito per colpire un altro degli animali, andando poi a collidere anche con un’altra vettura, una Mercedes classe A con alla guida un giovane 21enne residente fuori provincia.
Lo schianto è stato terribile. I due animali sono morti sul colpo, mentre gli automobilisti per fortuna se la sono cavata con un grande spavento e qualche contusione, ma sembrerebbero non aver riportato ferite gravi. Hanno solo riportato alcuni danni alla carrozzeria le prime due auto coinvolte.
Sul posto, oltre alle forze dell’ordine, è giunto anche il personale preposto al recupero della fauna selvatica. Il traffico ha subito dei rallentamenti lungo la carreggiata provocando alcuni disagi per gli automobilisti.