S’è messo all’opposizione del governo e non solo. Anche all’opposizione delle opposizioni. Giuseppe Conte è diventato il volto radicale della protesta all’esecutivo Meloni e, un po’ a sorpresa, sembra essersi preso l’elettorato di sinistra. Una migrazione elettorale che non si rinviene così netta dall’analisi dei flussi post 26 settembre ma che, de facto, il Presidente del Movimento 5 Stelle sta cercando di far avverare. In piazza con la Cgil c’era lui e, con gli ultimi, c’è lui. Lo ha fatto anche oggi con un gesto comunicativo, e politico, molto forte. A Milano è il giorno della “prima” della Scala e mentre i vertici della politica e delle istituzioni si trovano a teatro lui, in forma di protesta, ha deciso di assistere allo spettacolo da un centro di accoglienza.
Conte: la Scala del popolo
Dopo l’incontro con i percettori del reddito di cittadinanza, il leader del M5s, Giuseppe Conte, a Milano, ha seguito con loro e con altre famiglie in condizioni di difficoltà economica la prima alla Scala nella sala dell’Opera Cardinal Ferrari, struttura che dal 1921 assiste le persone indigenti, dai senzatetto a chi non riesce a fare la spesa. “Non sono mai riuscito ad andare alla prima della Scala nonostante gli inviti quando ero premier, ma sono contento ora di guardarla qui con voi”, ha detto Conte a inizio proiezione.
“Giù le mani dal Reddito di Cittadinanza”
L’opposizione al governo ha trovato, oltre alla forma, una sostanza ed una missione: evitare che venga abolito il reddito di cittadinanza. Una manovra cha ha il simbolo delle 5 stelle disegnato sopra e che è stato, ed è, un vero e proprio vessillo per Giuseppe Conte. Giorgia Meloni, in manovra, ha fortemente revisionato il pacchetto assistenziale e ci sono dubbi su cosa ne sarà nel 2024. L’ex Premier, dinanzi a tutto questo, arringa il suo popolo con fare garibaldino. Prima di Milano aveva già fatto tappa in altre città d’Italia da Roma a Torino per parlare con coloro i quali, grazie al reddito, hanno avuto una forza in più per vivere.
“Percepisco il reddito di cittadinanza perché il mio reddito è sotto la soglia della povertà”; “Siamo persone che vogliono lavorare”; “Io e mia moglie abbiamo un figlio a casa”. Sono queste alcune delle testimonianze, rinvenibili nei video diffusi da Giuseppe Conte sui social, di chi sta vivendo con terrore la possibilità di restare senza un’entrata fissa mensile. Conte commenta:
Chi ogni giorno affronta e combatte la povertà in prima persona conferma che tagliare il Reddito di cittadinanza vuol dire abbandonare alla disperazione intere famiglie. Fra i percettori del Reddito non ho incontrato scansafatiche o “divanisti” ma persone che faticano a trovare lavoro e quando lo trovano hanno stipendi molto bassi, per cui il Reddito diventa vitale come integrazione al salario per poter andare avanti. Non voltiamo le spalle a queste persone.