Bonus energie rinnovabili 2023: ecco tutto ciò che riguarda questa particolare agevolazione che consente di ottenere un credito d’imposta per le spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.
Bonus energie rinnovabili 2023: che cos’è e come funziona
Il bonus energie rinnovabili 2023 è stato introdotto all’interno del nostro ordinamento giuridico nazionale attraverso la pubblicazione dell’art. 1, comma 812, della legge n. 234 del 30 dicembre 2021 (c.d. Legge di Bilancio 2022).
Questa agevolazione, in particolare, consiste nella previsione di un credito d’imposta nei confronti dei soggetti beneficiari per quanto riguarda le spese sostenute per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia collegati ad impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici.
Questo anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto di cui all’art. 25 bis del decreto legge n. 91 del 24 giugno 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 116 dell’11 agosto 2014.
Le suddette spese, nello specifico, devono necessariamente essere sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 ed il 31 dicembre 2022. Quindi, resta ancora davvero molto poco tempo per far partire i lavori ed usufruire delle agevolazioni previste il prossimo anno.
Il credito d’imposta garantito con il bonus energie rinnovabili 2023 viene riconosciuto nel limite complessivo di spesa di 3 milioni di euro per quanto riguarda l’anno 2022.
Per quanto riguarda l’ammontare del credito d’imposta, la percentuale che spetta a ciascun soggetto sarà pubblicata entro 10 giorni dalla scadenza del termine di presentazione, il quale è fissato al 30 marzo 2023, tramite provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.
A chi spetta e requisiti
Il bonus energie rinnovabili 2023 viene riconosciuto a tutte le persone fisiche che, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 ed il 31 dicembre 2022, abbiano sostenuto delle spese relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto (decreto legge n. 91 del 2014).
Le suddette spese, in particolare, per poter dare il diritto ai soggetti richiedenti di beneficiare del credito d’imposta loro spettante, dovranno essere documentate secondo le modalità che sono previste dalla normativa nazionale vigente in materia.
Bonus energie rinnovabili 2023: come richiederlo
La domanda per ottenere il bonus energie rinnovabili 2023 deve essere presentata, esclusivamente in modalità telematica, attraverso una delle seguenti modalità:
- tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate;
- mediante i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, nel rispetto dei requisiti definiti dalle specifiche tecniche.
L’istanza deve essere necessariamente inviata all’AdE nel periodo compreso tra il 1° marzo 2023 ed il 30 marzo 2023, sia dal contribuente in maniera diretta che attraverso i servizi che vengono forniti da un intermediario abilitato di cui all’art. 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 322 del 22 luglio 1998.
Entro 5 giorni dalla presentazione della domanda per poter beneficiare del credito d’imposta relativo al bonus energie rinnovabili 2023 l’Agenzia delle Entrate provvederà a rilasciare al contribuente una ricevuta.
All’interno di quest’ultima, in particolare, verrà attestata la presa in carico dell’istanza oppure lo scarto della medesima, a seguito dei controlli somali dei dati in essa contenuti e con la specificazione delle relative motivazioni che sussistono.
Il credito è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022, in diminuzione delle imposte dovute e l’eventuale ammontare non utilizzato potrà essere fruito negli anni successivi.
Il modello e le relative istruzioni sono reperibili sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it.
Qualora si intenda sostituire un’istanza precedentemente trasmessa è possibile presentarne una nuova entro i termini di cui sopra; l’ultima istanza trasmessa sostituisce tutte quelle precedentemente inviate.