Covid FIASO. Gli ospedali italiani iniziano a temere una nuova ondata. E’ la terza settimana consecutiva che negli ospedali italiani si registra una crescita dei ricoverati con infezione da Sars-Cov-2. Solo nell’ultima settimana il numero di ricoveri da Covid-19 ha registrato un ulteriore rialzo del 15%, sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

Covid Fiaso: i numeri nell’ultimo report

La crescita del 15% dei ricoveri è stata analizzata nello specifico dal report settimanale (al 6 dicembre 2022) della Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) stilato in base ai dati provenienti dagli ospedali sentinella aderenti alla rete.

Nel dettaglio, in base ai dati Fiaso, ad aumentare sono soprattutto i pazienti con Covid, entrati per curare altre patologie e risultati positivi al tampone pre-ricovero: +19% per un totale del 68% nei reparti ordinari.  

“Il fatto che il 68% dei pazienti in isolamento è stato trovato con il Covid al momento del ricovero, e di contro la percentuale dei pazienti ricoverati per il virus contratto è del 32%, significa che c’è una grande circolazione del virus che, tuttavia, incontra per lo più soggetti vaccinati, senza causare dunque sintomi e malattia con gravi conseguenze”, .

ha spiegato il presidente Fiaso, Giovanni Migliore.

Covid, l’Italia divisa nuovamente per numero di contagi

Nelle rianimazioni, invece, l’84% dei ricoverati è per Covid e in gravi condizioni, e il 28% dei pazienti non è vaccinato. Nella penisola l’aumento dei ricoveri è più significativo al Sud (+26%), mentre nel Centro Italia si registra un rialzo del 18% e al Nord del 9%.

“La circolazione del virus è in aumento come avviene normalmente nella stagione invernale ma al momento non ci sono segnali di preoccupazione: gli ospedali, dopo due anni di emergenza, sono ormai organizzati per affrontare la situazione e il numero di pazienti che sviluppano conseguenze gravi è ridotto grazie soprattutto alle difese offerte dal vaccino”,

ha sottolineato il presidente Fiaso, Giovanni Migliore.

Sale di poco il numero dei bambini ricoverati rispetto alla scorsa settimana. Nelle classi di età pediatriche, negli ultimi 7 giorni è stato osservato un rialzo più lieve del 4,5%. Nello specifico, per l’82% dei casi si tratta di bambini molto piccoli di età compresa tra 0 e 4 anni.