Mentre è in corso l’inaugurazione della stagione operistica della Scala, si susseguono le proteste. Un gruppo di una trentina di persone tra studenti e appartenenti ai centri sociali ha mostrato uno striscione con su scritto “People before profitto” e cartelli come “Stop War“.
Prima alla Scala polemiche e contestazioni
Sindacati e centri sociali in piazza della Scala a Milano per protestare contro il carovita e le politiche de governo in occasione della serata inaugurale del Teatro alla Scala, che aprirà la stagione 2022/23 con l’opera russa Boris Godunov.
Già nella mattinata del 7 dicembre, festa patronale a Milano per Sant’Ambrogio, alcuni manifestanti di Ultima Generazione hanno imbrattato il teatro con della vernice, nel pomeriggio sono stati circa una ventina i manifestanti a mettere in piedi una protesta contro la Russia e non solo.
“Meloni fuori dalla Scala” è il titolo dell’iniziativa portata avanti dalla Confederazione unitaria di base. I sindacati dei lavoratori della Scala hanno lanciato una petizione su change.org contro la presenza del primo ministro al Teatro milanese.
Alle proteste ha risposto l’assessore milanese alla Cultura Tommaso Sacchi, che ha definito quella di questa sera “una Prima storica, doppiamente straordinaria per il valore istituzionale della presenza insieme sui palchi di Mattarella, Meloni e von der Leyen, come non era mai successo, e della diffusione dell’opera con 35 luoghi della città e 10 mila posti a disposizione nei quartieri per vederla in diretta”.
Scala, proteste della comunità ucraina contro opera russa
A poche ore dall’apertura della stagione teatrale, alcune decine di cittadini ucraini residenti a Milano hanno inscenato una protesta contro la scelta dell’opera in programma – Boris Godunov del compositore russo Modest Petrovič Musorgskij.
“Non ci sono state tante polemiche a parte quelle del console ucraino. Presentiamo un capolavoro della storia dell’arte. Non significa che sia un appoggio alla politica russa. Sono delle cose diverse”, ha affermato il sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala, Dominique Meyer.