Secondo gli ultimi dati Istat, il calo delle vendite degli ultimi mesi prosegue. Le famiglie hanno dovuto stringere la cinghia su molti prodotti, sia alimentari che non. Nel trimestre agosto-ottobre, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio sono cresciute in valore (+0,3%) e calate in volume (-1,9%). Le cause di questo dato risiedono nell‘inflazione e nei rincari applicati a molte categorie di prodotti. In questo quadro, per niente rassicurante, la grande distribuzione e il commercio elettronico stanno riscontrando un aumento delle vendite. Al primo posto troviamo i prodotti per la profumeria e per la cura della persona. Ecco i dati registrati nel mese scorso.
Istat, consumi famiglie: i dati delle vendite nel mese di ottobre
L’Istat ha registrato ad ottobre un calo delle vendite al dettaglio (-0,4% in valore e -1,2% in volume). Le vendite dei beni alimentari diminuiscono sia in valore (-0,1%) sia in volume (-1,5%), così come quelle dei beni non alimentari (rispettivamente -0,5% e -1%). Quindi, la nota continua in questa maniera:
Su base tendenziale invece, sempre nel mese di ottobre, le vendite al dettaglio aumentano dell’1,3% in valore e registrano un calo sostenuto in volume (-6,3%). Le vendite dei beni alimentari, invece, crescono in valore (+4,7%) e diminuiscono in volume (-7,9%). Le vendite dei beni non alimentari, infine, diminuiscono sia in valore sia in volume (rispettivamente -1,1% e -5,2%).
Aumento delle vendite registrato nella grande distribuzione e nel commercio elettronico
Per quanto riguarda i beni non alimentari, dobbiamo sottolineare che ci sono diverse variazioni per i gruppi di prodotti. In questo senso, l’incremento più significativo è da evidenziare nei prodotti di profumeria e cura della persona (+5,5%), quindi il calo più pesante è individuabile su elettrodomestici, radio, tv e registratori (-7,1%). Infine, l’Istat fa il punto rispetto ad un anno fa:
Rispetto a ottobre 2021, il valore delle vendite al dettaglio cresce per la grande distribuzione (+3,4%) e il commercio elettronico (+6,2%) mentre è in calo per le imprese operanti su piccole superfici (-1,4%); restano stazionarie le vendite al di fuori dei negozi.