Dopo il deludente mondiale con la maglia del Belgio, eliminato ai gironi di qualificazione di Qatar 2022, Eden Hazard ha deciso di lasciare la propria nazionale. A soli 31 anni, è ufficiale il ritiro dalla compagine belga per il calciatore del Real Madrid. La decisione è stata prima resa nota attraverso una nota ufficiale sull’account Twitter della nazionale dei Diavoli Rossi: un’immagine simbolica, con il numero dieci che applaude – virtualmente – i propri sostenitori, intenti a salutarlo con un semplice e malinconico “Thank You”. Ringraziamenti d’obbligo per uno dei massimi esponenti dell’ultima Generazione d’oro di stampo fiammingo. Una squadra forte, per mesi in cima alla Ranking Fifa come miglior nazionale del mondo, ma che non è riuscita a conquistare alcun titolo in ambito internazionale. Dopo il post della federazione belga, è stato lo stesso Hazard ad ufficializzare il ritiro dalla nazionale attraverso un messaggio pubblicato sui propri profili social ufficiali: “Una pagina si chiude oggi. Grazie per il vostro amore. Grazie per il vostro sostegno ineguagliabile. Grazie per tutta la felicità che abbiamo condiviso dal 2008. Ho deciso di mettere fine alla mia carriera in Nazionale. Le nuove leve sono pronte. Mi mancherete”. Il futuro in campo, per il momento, lo vedrà ancora con la maglia del Real Madrid. Il contratto con i blancos scadrà nel 2024. Anche se restano forti e concrete le sirene che lo rivorrebbero in Premier League nella prossima stagione.
Hazard e il ritiro dalla nazionale belga: la fine di un ciclo
Il ritiro dalla nazionale di Hazard rappresenta, con molto probabilità, l’inizio di un nuovo ciclo per quel che riguarda il futuro della compagine belga. La spedizione in Qatar è stata fallimentare, interferita anche da polemiche interne tra i senatori dello spogliatoio. Oltre ad Hazard, il mondiale 2022 potrebbe rappresentare l’ultima chiamata anche per i vari Vertonghen, Witsel, Mertens, Carrasco. Resta concreto, invece, l’interrogativo che lega Courtois, Lukaku, De Bruyne e altri esponenti della tanto decantata Generazione d’oro. L’addio del commissario tecnico Roberto Martinez, ufficializzato subito dopo il pareggio con la Croazia e l’eliminazione dal mondiale, potrebbe aver fatto da apertura ad altri possibili addii. Il primo ritiro dalla nazionale ufficiale è stato quello di Hazard. L’ex Chelsea salute con 126 presenze e 33 reti all’attivo, al secondo posto all-time della classifica marcatori alle spalle del solo Romelu Lukaku. Con la maglia dei Diavoli Rossi, il giocatore del Real Madrid ha disputato il Mondiale di Brasile 2014, quello di Russia 2018 (qualificandosi terzi, miglior risultato della storia del Belgio), e quello in corso di Qatar 2022. Inoltre, Hazard ha giocato Euro 2016 e 2020.
Futuro Hazard: Real Madrid o ritorno in Premier League?
Dopo il ritiro dalla nazionale, per Hazard è tempo di futuro. Il passaggio al Real Madrid ha segnato, clamorosamente in negativo, il rendimento del fantasista. Arrivato nell’estate del 2018 per sostituire Cristiano Ronaldo, il calciatore non è riuscito ad imporsi nella nuova dimensione madrilena. Tra infortuni e qualche incomprensione, la crescita di Hazard sembra essersi arrestata proprio nel momento cruciale della sua carriera. Sul suo immediato futuro, l’ex Chelsea si è espresso in questi termini: “Ad essere onesti – aveva dichiarato in una recente intervistaa L’Equipe –, non sono più ai livelli del 2018. Non lo sto mostrando, ma ho sofferto troppo, mentalmente e fisicamente. Non mi vergogno a dirlo. Nel 2018, ero forse nella top ten mondiale. Ci tornerò? Suppongo di no. Ma se il mio corpo me lo permette, posso ancora fare grandi cose”.