Marotta-Juve, un ritorno che saprebbe di clamoroso. Ma un accostamento neppure tanto impossibile. Secondo quanto riportato questa mattina dal quotidiano “La Repubblica”, infatti, il nuovo corso dirigenziale bianconero potrebbe ripartire proprio dall’attuale amministratore delegato dell’Inter. Il nuovo corso segnato dalla John Elkann e dai vertici di Exor punta ad una rifondazione anche dell’area tecnica. Il caos plusvalenze e le irregolarità sostenute dai pm di Torino hanno portato ad un drastico scossone, chiuso con le dimissioni del Consiglio d’Amministrazione dello scorso lunedì. Ma iniziato già tempo fa con l’allontanamento del direttore sportivo Fabio Paratici. Non è un caso che sia la proprietà che la tifoseria bianconera rivestano massima fiducia e profonda ammirazione per Beppe Marotta. Nessuna chiamata tra le parti, sia ben chiaro. Legato all’Inter sino al 2025, il dirigente varesino ha posto le basi per un rinnovato progetto vincente anche sulla sponda milanese. Ma l’ipotesi di un ritorno alla Vecchia Signora potrebbe rappresentare una tentazione forte per il dirigente protagonista dei successi bianconeri tra il 2012 e il 2018. Come nell’estate del 2010, in cui accettò l’offerta della Juve per rifondare e rilanciare il progetto tecnico, la storia oggi si ripete: il rapporto professionale tra Marotta e la Juve potrebbe schiudere le porte ad una nuova, comune, esperienza.

Marotta-Juve, i successi in bianconero

Marotta-Juve, otto anni di successi prima della rottura del 2018. Fece scalpore, all’epoca, l’improvvisa estromissione dell’allora amministratore delegato della società bianconera dal Consiglio d’Amministrazione. Diversità di vedute, la fine del progetto tecnico dopo anni di successi e la contrarietà sull’acquisto di Cristiano Ronaldo: elementi che resero irreparabile la frattura tra le parti e portarono il dirigente ad emigrare verso altre soluzioni. Arrivato dalla Sampdoria dopo la storica qualificazione in Champions League nella stagione 2009/10 e dopo un primo anno di assestamento, Marotta regalò l’avvio dell’ultima epopea di successi in casa Juve: 14 trofei in otto anni (7 scudetti, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane). Il suo grande merito è stato anche quello di sistemare i conti dei bianconeri, passati da un fatturato di 153, 9 milioni al 30 giugno 2011 ai 504,7 milioni del 30 giugno 2018, con il record di 562,7 mln del 2017 grazie alla cessione di Paul Pogba al Manchester United per 110 milioni. Un aspetto che John Elkann ha, da sempre, apprezzato.

Juve, entro un mese il nuovo corso della società

Marotta-Juve, per ora semplici rumors di un mercato dirigenziale che vedrà coinvolta la società bianconera. Il nuovo corso è alle porte e sono tante le ipotesi che si susseguono. Del Piero e Chiellini sono i nomi che la piazza richiede a gran voce per la successione alla presidenza di Andrea Agnelli. Sarà tutto più chiaro nel giro di un mese, per stessa ammissione dello stesso John Elkann: “Il nuovo Consiglio che nascerà a gennaio sarà formato da figure di grande professionalità sotto il profilo tecnico e giuridico – aveva dichiarato il numero di Exor –, guidati del Presidente Gianluca Ferrero: insieme agli altri amministratori, avrà il compito di affrontare e risolvere i temi legali e societari che sono sul tavolo oggi. Massimiliano Allegri rimane il punto di riferimento dell’area sportiva della Juventus”.