Argentina, Kirchner condannata a sei anni di carcere. La vicepresidente della Repubblica argentina, Cristina Fernández de Kirchner, dopo un lungo processo che l’ha vista coinvolta in prima persona è stata dichiarata colpevole per reato di amministrazione fraudolenta a danno della pubblica amministrazione per la concessione di appalti nel dipartimento di Santa Cruz, fra il 2003 e il 2015. Saranno sei gli anni che dovrà passare in carcere con l’aggravante di essere anche interdetta dai pubblici uffici.
Gli anni che sono stati presi in analisi (2003-2015) prendono in considerazione anche gli illeciti commessi durante il mandato presidenziale del marito Nestor Kirchner. Ragion per cui, l’ex first lady ha stretto giro ha annunciato che, comunque vadano gli appelli successivi, a fine mandato non si ricandiderà.
Argentina, Kirchner condannata a sei anni
Dopo la lettura della sentenza, le cui reali motivazioni si conosceranno solo a marzo 2023, Cristina Fernández de Kirchner è intervenuta attraverso i suoi profili social per sottolineare che “si è trattato di una sentenza già scritta”. Si deve comunque ricordare che oltre al processo odierno, la vicepresidente Kirchner era stata già rinviata a giudizio in altre quattro cause. In tre di esse i giudici hanno deciso il proscioglimento prima ancora dell’inizio della fase dibattimentale. Le ‘assoluzioni’ sono tuttavia stati oggetto di appello in tutti e tre i casi e si attende quindi una decisione in merito da parte di tribunali superiori.
“Non esporrò la forza politica che mi ha dato l’onore due volte di essere presidente e una volta vicepresidente ad essere vituperata con una candidata condannata per amministrazione fraudolenta e interdetta dai pubblici uffici. A dicembre del 2023 non sarò candidata a nulla, né a presidente né a senatore”, ha aggiunto, sottolineando che quindi non godrà di nessuna immunità.
Cristina Kirchner è, ancora oggi, una donna molto amata nel suo paese, in Argentina, ma il governo peronista di cui fa parte e che oggi guida il Paese sta attraversando un momento di forte crisi. Oggi i dati della crollo economico argentino ricordano i tempi precedenti al terribile default del 2001: il 40% delle famiglie argentine vive sotto la soglia di povertà e 1 bambino su 2 è denutrito. Il pesos argentino ha continuato a calare con il nuovo governo e l’inflazione ad aumentare: +68% dall’inizio dell’anno, ma le previsioni da qui fino a dicembre la portano al +90%.
“L’idea era di condannarmi – ha dichiarato Kirchner sui social – Le prove portate in aula contro di me sono cadute una dopo l’altra. La decisione dei giudici è mafia giudiziaria. Comunque preferisco andare in prigione che essere una marionetta di questa mafia e di questo Stato parallelo sempre se a qualcuno non gli venga in mente di provare a spararmi di nuovo, perché è così che vogliono vedermi: in prigione o morta“.