Meloni, manovra avanti tutta. La notizia, per il governo, è che sulle grandi voci di questa manovra non ci fossero critiche sostanziali da parte di Bankitalia“. Giorgia Meloni, A Tirana per il vertice Ue-Balcani occidentali, tocca il tema dei rilievi di Palazzo Koch alla legge di bilancio.
“Questa secondo me è la cosa più importante”, ha aggiunto, “vuol dire che la manovra è ben fatta, seria, che dà dei segnali importanti”.
Sul Pnrr il presidente del Consiglio ha affermato di “condividere le parole del presidente Mattarella”. Il governo, dall’inizio del suo mandato, sta lavorando in maniera incessante sul tema del Pnrr.
Chiaramente sono risorse importanti in una fase come quella in cui ci troviamo, ma è importante che queste risorse arrivino a terra“, sottolinea Meloni, “ci sono una serie di questioni aperte a partire dall’aumento dei costi delle materie prime, con 120 miliardi di euro in investimenti, l’aumento delle materie prime stimato al 5%, il problema c’è. Però noi abbiamo del primo giorno convocato una cabina di regia e stiamo lavorando con molta concentrazione su questa materia“
Meloni manovra. L’energia e l’Italia
Al termine del vertice, il premier è poi intervenuto sulla “materia” dei costi dell’energia, che “ha bisogno di essere affrontata immediatamente e questo riguarda anche il tema di come fermare i costi della speculazione. Si cercano delle soluzioni che possano dare dei segnali che l’Europa quando ci sono dei problemi seri c’è. Attualmente la proposta della Commissione non mi pare sufficiente e quindi lavoriamo per migliorarla”.
“L’Italia secondo me può giocare un ruolo in una fase molto difficile dell’approvvigionamento energetico.
La posizione dell’Italia, la sua capacità di garantire sicurezza energetica, di diversificare gli approvvigionamenti, di avere un rapporto saldo con tutto l’ambito mediterraneo può far giocare alla nostra nazione un ruolo centrale e strategico”, ha aggiunto Meloni.
Meloni manovra. Le minacce
“Apprendo con sconcerto delle gravissime minacce giunte via social contro il presidente Giorgia Meloni. Se c’è un limite oltre il quale nulla può essere più derubricato, oggi quel limite è stato ampiamente superato. Arrivare a intimare la morte e non escludere dalle minacce nemmeno le persone più care alla premier è agghiacciante“.
Lo afferma il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini., riferendosi alle minacce social che sono arrivate contro il Premi e la sua famiglia. Ed è il frutto -riprende – di un clima di tensione e di odio che va subito stroncato. Mi auguro che questo episodio faccia riflettere tutti e venga condannato con determinazione senza alcun distinguo“.