“In campo ci vanno i giocatori. L’allenatore può incidere fino a un certo punto, la maggior parte della responsabilità è loro. A volte, tuttavia, ci sono esoneri discutibili, come quello di Cristiano Lucarelli alla Ternana. Così Massimiliano Esposito, ex giocatore del Perugia e del Napoli, dice la sua sull’esonero di Cristiano Lucarelli dalla Ternana durante “Cose di calcio” su Cusano Italia Tv. “L’esonero di Lucarelli è discutibile perché la Ternana viaggiava a buon ritmo, dato che non era in zona retrocessione. Nell’arco del campionato tutte le squadre attraversano un periodo no. Io credo che l’allenatore va cambiato nel momento in cui ti accorgi che la squadra non lo segue più nei modi di comportarsi. Se stiamo solo a guardare ai risultati secondo me sbagliamo”.

Massimiliano Esposito, nel corso della trasmissione, ha regalato anche un aneddoto su Carlo Mazzone: “Carletto Mazzone era come un padre, quindi ha dispensato consigli e battute. Hubner aveva l’abitudine dopo l’allenamento di fumare una sigaretta e bere un goccio di grappa. Il mister lo punzecchiava dicendogli di fare più gol. Per una settimana non fuma e non beve e non sfiora palla, Mazzone torna da lui e gli dice “Ao, torna a bere e a fumà”.

Non solo esonero di Lucarelli: Esposito dice la sua su Napoli e Reggiana

Sul Napoli in corsa su tutti i fronti Esposito dice la sua: “Noi napoletani siamo superstiziosi sul tema scudetto. Al di là di vincere o meno lo scudetto sono convinto che farà bene in campionato e anche in Champions”.

“La Reggiana – prosegue Esposito – potrebbe essere pronta per il salto in Serie B. Prossimamente ho messo in preventivo per fare un passaggio da loro per salutarli, dato che la società sta facendo il massimo per la promozione nella seconda categoria. Avrò il piacere di vedere tanti amici. Il beach soccer l’ho abbandonato da tempo, mi sono catapultato nel mondo delle giovanili da tempo. Dall’anno scorso gestisco una società di calcio dilettantistica per sviluppare un progetto dove al centro c’è il ragazzo, il bambino”

“Grazie ai social – spiega Esposito – mi sto accorgendo che dove sono stato ho lasciato un bel ricordo, sia come calciatore sia come uomo. E’ il miglior traguardo che un calciatore possa raggiungere. Ho due piazze del cuore: una è la Reggiana, dove ho disputato il primo campionato di Serie A, facendo sette gol nelle ultime cinque giornate di cui uno decisivo contro il Milan scudettato. Poi l’altra è il Napoli, la squadra per cui ho sempre tifato, la squadra della mia città”.