È stato il giorno dell’assegnazione del Copasir. La commissione parlamentare permanente, di vigilanza, sui servizi segreti del nostro stato. Una partita che ha avuto inizio fin subito dopo, se non addirittura prima , il gioco delle presidenze di Camera e Senato. Andate, grazie alla maggioranza netta di cui dispongono, al centrodestra. Le opposizioni, a quel punto, si sono messe in movimento per ottenere posizioni di rilievo nelle comissioni permanenti. Le quali, almeno quelle di servizi segreti e televisione statale, spettano tradizionalmente a chi si trova all’opposizione di governo. È stata, ed è, una questione tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Terzo Polo.

La prima tessera del mosaico è stata inserita: Lorenzo Guerini (Partito Democratico) è stato nominato Presidente della commissione Copasir. Il suo vice sarà il deputato, di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. La segreteria commissariale sarà invece guidata da Ettore Rosato. Ma questo non placa le ambizioni di Italia Viva e, quindi, del Terzo Polo. Anzi, è proprio il Capogruppo alla Camera a fissare gli obiettivi della sua federazione lanciando un messaggio ai colleghi di opposizione. Lo ha fatto con queste parole rilasciate all’AGI:

Riteniamo di avere diritto alla presidenza della Commissione di Vigilanza Rai. Faremo di tutto per spiegare e motivare questa richiesta in tutti i contesti che avremo a disposizione, senza urlare ma con la fermezza di chi pensa di non potere essere escluso dai ruoli di vertice che spettano alle opposizioni, in modo equilibrato. La nostra eslcusione dai vertici degli uffici di presidenza di Camera e Senato da parte di Pd e M5s è, francamente, inaccettabile.

Il Terzo Polo vuole la Rai: la situazione

Non è certo un mistero: fonti dirette di Azione e di Italia Viva hanno fatto capire, ed in alcuni casi sapere, di ambire alla vigilanza della Rai. Nello specifico la casella potrebbe essere riempita con il profilo di Maria Elena Boschi. Questo sarebbe lo schema di Matteo Renzi avallato dal leader della federazione Carlo Calenda.

Con il Pd costretto a cedere il passo, poiché accontentato già sul Copasir, diventa il Movimento 5 Stelle il principale competitor dei terozpolisti. Il Partito di Giuseppe Conte punta sul profilo di Riccardo Ricciardi. Un nome, quello pentastellato, che raccoglie freddezza tra i gruppi di maggioranza. I numeri vanno trovati anche tra il centrodestra e Ricciardi, da questo punto di vista, renderebbe le cose complicate. È qui che si inseriscono Renzi e Calenda pronti, con la carta Boschi, a superare lo stallo ed a completare il gioco.

Una strategia che deve ancora trovare riscontri di praticabilità. Non a caso Calenda, con le sue dichiarazioni pubbliche, frena e rimane cauto. Denunciando, quando possibile, una presunta manovra giallorossa volta a lasciare il Terzo Polo a bocca asciutta. Quindi, senza presidenze. Per questo motivo oggi Rosato ha voluto mettere le cose in chiaro con tanto di puntini sulle i: la presidenza Rai, spetta a noi. Il tempo sul cronometro passa, il triplice fischio è vicino. Vedremo chi siglerà questo gol in zona Cesarini.