A dieci giorni di distanza da quando tutto è iniziato, Ischia chiude un capitolo triste e drammatico della sua storia recente riportando a casa il corpo della dodicesima vittima, la 31enne Maria Teresa Arcamone. I Carabinieri stanno procedendo all’identificazione ma sembra ormai una pura formalità.
Per altrettanti giorni i Vigili del Fuoco non ha smesso di cercare i dispersi, fino a questo pomeriggio quando nel punto di maggior confluenza di fango e detriti è stato scoperto il cadavere: l’area incriminata è quella attigua al parcheggio del Rarone, completamente distrutto dalla valanga marrone che è scesa dal monte Epomeo. Poco distante la vettura della giovane vittima, una Fiat Panda.
Ischia, i nomi delle 12 vittime
La salma di Maria Teresa Arcamone scrive dunque la parola fine alla tragedia causata dalla frana dello scorso 26 novembre sull’isola di Ischia: 12 vittime e milioni di euro di danni, oltre a una ferita che rimarrà indelebile. 31 anni, barista di Forio, coetanea della prima vittima dell’alluvione, Eleonora Sirabella.
Il funerale di quest’ultima aprirà la seconda fase della tragedia, quella del lutto, con tutte le funzioni che saranno celebrate in forma strettamente privata: l’intera popolazione isolana, soprattutto quella di Casamicciola, è stata espressamente chiara nel mantenere riserbo verso i propri cari, considerando qualsiasi presenza istituzionale come indesiderata. Insieme a lei è morto anche il compagno Salvatore Impagliazzo (36 anni). Tutte le cerimonie religiose saranno celebrate dal vescovo monsignor Gennaro Pascarella.
Venerdì e sabato si celebreranno i funerali della famiglia Monti (papà Gianluca, mamma Valentina e i tre figli Michele, Francesco e Maria Teresa) e della famiglia Scotto (papà Maurizio, mamma Giovanna e il figlio appena nato Giovangiuseppe). Completano l’elenco dei deceduti Nikolinka Gancheva Blangova (58 anni di origini ceche) e, appunto, Maria Teresa Arcamone. Tuttavia, il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente: dall’ospedale Cardarelli di Napoli giungono infatti notizie poco confortanti sulla salute di Giovanni Di Massa, l’idraulico 55enne che era stato tratto in salvo allo scoppio dell’alluvione. Proseguono nel frattempo i lavori di pulizia e bonifica del porto di Ischia, grazie all’indefesso impegno di associazioni e volontari.