Manolo Portanova, calciatore del Genoa, è stato condannato a 6 anni di reclusione in primo grado, dal Tribunale di Siena, per violenza sessuale di gruppo. Il fatto sarebbe avvenuto in un appartamento del centro storico del stesso borgo e risalirebbe alla notte tra il 30 e 31 maggio del 2021. A ricevere la stessa condanna è stato anche lo zio del calciatore, entrambi, infatti, avevano scelto il rito abbreviato. Il terzo indagato, che invece ha optato per il rito ordinario, è stato rinviato a giudizio alla fine dell’udienza preliminare.

Nel gruppo, però, c’è anche un quarto imputato, che all’epoca era ancora minorenne e per questo verrà giudicato dal Tribunale dei Minorenni di Firenze. l gup Ilaria Cornetti ha dunque accolto tutte le richieste dell’accusa, sostenuta dal pm Nicola Marini, contro il centrocampista rossoblù, che dovrà rimborsare 100.000 euro a favore della ragazza di cui ha abusato, con altri 20 mila euro a favore della madre e 10 mila per l’associazione senese Donna chiama Donna che si era costituita parte civile.

I fatti che hanno portato Manolo Portanova ad essere condannato

Secondo le ricostruzioni emerse dalle indagini, la ragazza si sarebbe apparta con il calciatore, trovandosi davanti poi altri tre soggetti che hanno partecipato alla violenza. Lo stesso Portanova si è difeso spiegando agli inquirenti che la ragazza era consenziente del rapporto, ma la ragazza, successivamente al fatto, una volta andata in ospedale, aveva avuto una prognosi di un mese, oltre a problemi psicologici dovuti al trauma. Subito dopo la denuncia, arrivata a giugno 2021, il calciatore era stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Un provvedimento restrittivo che era stato poi revocato all’inizio di luglio, allo scopo di permettere a Portanova di effettuare le visite mediche a Genova in vista della partenza per il ritiro estivo del Grifone in Austria.

L’indagine è andata avanti e a marzo era stato richiesto il processo per il calciatore. Successivamente, il 25 luglio, la ragazza è stata ascolta dagli inquirenti per oltre sette ore con la formula dell’incidente probatorio, confermando tutte le accuse al giocatore e agli altri soggetti presenti quella notte. Nel frattempo, però, Portanova, in accordo con il suo legale avevano deciso di procedere con la formula del rito abbreviato, arrivando alla sentenza di oggi. Il centrocampista, che nel frattempo ha continuato a giocare per il Genoa, scendendo in campo anche domenica contro il Cittadella era presente in aula al momento della lettura della sentenza. Per ora il club rossoblù non ha rilasciato commenti sulla delicata vicenda.