Rimborso 730 su conto corrente quando arriva 2022. Il rimborso 730 è una somma di denaro che il lavoratore può richiedere in caso di presenza di un credito nella dichiarazione dei redditi di fine anno. Il pagamento del rimborso IRPEF avviene secondo un preciso calendario in base alla data di presentazione del modello 730.

Rimborso 730 su conto corrente quando arriva 2022

Il pagamento al contribuente di questo importo può avvenire in diversi modi:

  • in busta paga da parte del datore di lavoro;
  • dall’INPS per i pensionati

A fine giugno e inizio luglio sono iniziati i pagamenti dei rimborsi. Tuttavia, questi verranno effettuati fino alla fine dell’anno, ed in alcuni casi anche nel 2023. Infatti, il calendario dei versamenti varia in base alle modalità con cui vengono eseguiti i rimborsi e soprattutto in relazione a quando è stata presentata la dichiarazione dei redditi.

Dovrà aspettare di più chi ha presentato il 730 a giugno o chi ha appena preso l’appuntamento e lo presenterà tra luglio, agosto e settembre. Il rimborso per questi ultimi arriverà sul primo stipendio utile, a partire dal mese successivo a quello in cui il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione e dal secondo mese successivo per i pensionati.

Tempi ancora più lunghi per chi presenta il 730 senza sostituto d’imposta: il rimborso verrà versato sul conto corrente tra novembre e dicembre.

Pensionati

A partire dalla retribuzione di competenza del mese di luglio, il datore di lavoro o l’ente pensionistico deve effettuare i rimborsi relativi:

  • all’Irpef 
  • e alla cedolare secca 
  • o trattenere le somme o le rate (se è stata richiesta la rateizzazione), dovute a titolo di saldo e primo acconto relativi all’Irpef e alla cedolare secca, di addizionali regionale e comunale all’Irpef, di acconto del 20 per cento su taluni redditi soggetti a tassazione separata, di acconto all’addizionale comunale all’Irpef.

Per i pensionati queste operazioni sono effettuate a partire dal mese di agosto o di settembre (anche se è stata richiesta la rateizzazione). Se la retribuzione erogata nel mese è insufficiente, la parte residua, maggiorata dell’interesse previsto per le ipotesi di incapienza, sarà trattenuta nei mesi successivi fino alla fine del periodo d’imposta.