Paolo Banchero parlerà a breve con Gianmarco Pozzecco, commissario tecnico della nazionale italiana di basket che sta provando a portare il talento degli Orlando Magic a vestire la maglia azzurra dell’Italbasket. Una missione difficile, si spera non impossibile, quella di coach Pozzecco, che è sbarcato ad Orlando insieme ad una delegazione composta anche dal direttore sportivo di Italbasket Salvatore Traniotti e da Antonio Santa Maria, consulente della FIP.
Banchero-Pozzecco, l’incontro
I due si sono visti, anche se per poco: l’incontro è avvenuto prima della palla a due della partita tra Magic e Bucks, come ha raccontato la Gazzetta dello Sport. Una sorta di “preambolo”, di riunione preliminare, prima delle prossime ore quando ci sarà l’incontro vero e proprio. La prima scelta assoluta allo scorso Draft ha commentato così: “Ci siamo salutati brevemente dopo lo shoot-around. Parleremo nelle prossime ore”.
I tifosi italiani di basket, e non solo, aspettano con trepidazione quel momento, che dovrebbe essere questa notte, con la delegazione dell’Italbasket che verrà ricevuta da Paolo Banchero, suo padre Mario e all’agente e ex giocatore NBA Mike Miller. Queste le parole di Pozzecco:
L’ho visto per qualche istante in campo, ci siamo salutati. Parleremo poi con tutto il suo entourage: siamo venuti qui per conoscerlo e per farci conoscere.
Il piano per Pozzecco è chiaro: l’idea è quella di presentare a Paolo Banchero un’opportunità non solamente a livello sportivo, ma anche economico, di poter diventare nell’immediato il volto numero uno della Nazionale italiana: oltre alla possibilità di disputare i Mondiali la prossima estate, ci sarebbe anche quella economica da non sottovalutare.
Franz Wagner, compagno di squadra di Banchero con gli Orlando Magic, ha aggiunto:
Sono convinto che Paolo farebbe benissimo con l’Italia, dovrà abituarsi alla pallacanestro FIBA. Quello è un gioco più fisico e con arbitri che fischiano di meno, ma lui è incredibilmente talentuoso e si adatterà benissimo. Se deciderà di giocare sarà un protagonista. NBA o FIBA poco importa, Paolo è un giocatore straordinario.