Serpentara cinghiali, nel quartiere di Roma si sono verificati episodi di rissa tra residenti e animalisti in un parco. I fatti sono avvenuti nella mattinata di lunedì 5 dicembre, in un condominio di Serpentara, nel III Municipio.
Serpentara cinghiali, ecco cosa è successo ieri mattina
Un gruppo di animalisti è intervenuto per impedire la cattura di un cinghiale, che da oltre un mese e mezzo si aggirava nelle aree verdi del comprensorio insieme ai suoi piccoli. A fermare la presa degli animali sono stati degli attivisti. Secondo quanto raccontato da loro stessi, hanno fatto scudo contrapponendosi tra l’ungulato femmina e le Forze dell’Ordine accompagnate dagli Agenti della Polizia provinciale. Non era la prima volta che alcuni abitanti si lamentavano e cercavano di portare via l’animale. E non è la prima volta che si verificano momenti di alta tensione nei condominii per il medesimo motivo.
Il tutto si è verificato in via dei Colli della Serpentara 15, sul lato dell’area cani recintata e utilizzata dagli appartenenti al quartiere. RomaToday ha ascoltato anche uno dei custodi della palazzina, che ha raccontato come la baraonda abbia avuto inizio proprio con l’arrivo dei Carabinieri e della Polizia di Stato, insieme a un’auto della Polizia locale provinciale. La forza pubblica si è presentata all’interno del comprensorio dopo l’ennesimo sollecito per la presenza di un piccolo nucleo di cinghiali: composto da quanto appreso, probabilmente da una madre con due cuccioli.
L’intervento della Forze dell’Ordine e l’arrivo degli animalisti
Gli Agenti hanno addormentato l’esemplare, fatto riferito dagli animalisti e da alcuni inquilini. Dopodiché una quindicina di attivisti si sono presentati sul posto, e hanno fatto sì che l’animale non venisse caricato e portato via. Ad arrivare al parco della Serpentare, anche gli attivisti della Sfattoria degli Ultimi, ovvero un Santuario che si prende cura di più di cento animali tra maiali e cinghiali salvati da condizioni di disagio e maltrattamenti a Roma. Sul loro sito tra l’altro, è anche possibile effettuare una donazione alla Sfattoria tramite IBAN o Postepay. Il ricovero si trova a Roma Nord e negli ultimi mesi è stato al centro di un contenzioso con l’ASL. Quest’ultima aveva infatti decretato l’abbattimento di un numero molto alto di esemplari, poiché all’interno della zona rossa circoscritta per il contenimento della peste suina. A ottobre il TAR ha bloccato l’abbattimento.
Intanto, un’animalista ferita ha espresso parole dure nei confronti delle Forze dell’Ordine, affermando di essersi fatta male per causa loro. Al momento la Polizia non ha rilasciato dichiarazioni riguardo quanto raccontato dalla ragazza. I cinghiali invece, sono stati dispersi, rifugiandosi nel parco adiacente al condominio di via dei Colli della Serpentara. Il grido di dolore degli animalisti è forte: “Non uccidete i cinghiali“. C’è chi addirittura ha urlato contro un Agente del Reparto mobile: “Fai così con i mafiosi?“, dopo essere stato accompagnato fuori dal parco.
La peste suina e la Sfattoria degli Ultimi
La storia della peste suina e della resistenza pacifica della Sfattoria degli Ultimi ha unito l’Italia intera. Lo scorso 12 agosto infatti, c’è stata una mobilitazione da parte dell’intero Paese con un presidio di h24 per mettere al sicuro maiali e cinghiali del rifugio. In quel contesto, RomaToday entrò nelle stalle per vedere gli animali da salvare. I sostenitori erano arrivati da Bologna, Genova e altre città del sud, con l’obiettivo di fare muro all’arrivo degli addetti incaricati dalla ASL Roma 1 per l’uccisione di 130 esemplari, tra maiali e cinghiali, di cui alcuni venuti alla luce da pochi giorni.
La Sfattoria degli Ultimi è un riparo che esiste da circa due anni, e si occupa di salvare e curare animali che provengono da situazioni di pericolo e cattività. E non sono di certo pochi! In questi ultimi anni difatti, abbiamo spesso visto “sfrecciare” o passeggiare dei cinghiali nei pressi delle strade di Roma, talvolta, anche facendoci una risata nella triste commedia.