Dal laboratorio di Fisica dell’Università Niccolò Cusano, grazie ad una intuizione del Prof. Tiziano Pagliaroli, nasce un sensore per caratterizzare il comportamento dei lanciatori aerospaziali.
Il team, di cui fanno parte anche l’Università degli studi di Roma Tre e l’ENEA, ha completato i test in laboratorio e sta iniziando i test su veri e propri razzi di piccola scala.
Il progetto DAVENPROS
Il settore di interesse è quello dell’aerospazio, uno dei settori strategici individuati dalla S3 (Smart Specialization Strategy) della Regione Lazio. Un progetto di ricerca a cui collaborano Unicusano e altri partner scientifici ed accademici, con l’obiettivo di innovare, potenziare ed ottimizzare i processi di manufacturing associati alle componenti dedicate alla propulsione di missili e lanciatori spaziali. Nel particolare, il progetto prevede lo sviluppo di un sensore in grado di misurare la velocità di fuoriuscita dei gas combusti proprio da questa sezione ristretta chiamata ugello. La grande novità di questo dispositivo risiede nella sua capacità di acquisire informazioni in una zona in cui gli strumenti di misura tradizionali non possono operare. In corrispondenza dell’ugello e nella scia, infatti, le condizioni sono estremamente aggressive dal punto di vista termico e chimico.
Banco test del sensore DAVENPROS (Laboratorio di Fisica dell’Università Niccolò Cusano)
Sono stati completati proprio in questi giorni i test in laboratorio. Al via, ora, ai test su razzi di piccola scala.
“Siamo emozionati, ma anche molto soddisfatti, dopo un interno anno di ricerca e sviluppo abbiamo prodotto un prototipo per i ground test” commenta il Prof. Tiziano Pagliaroli.
“Le tecniche di diagnostica comunemente impiegate nell’Astrofisica sono molto simili a quanto sviluppato, abbiamo guardato ai gas espulsi da un razzo come alle stelle” afferma il Prof. Pietro Oliva, Direttore del laboratorio di Fisica.
“Questi test dimostrano forte interesse in quello che facciamo, questo ci rende ancora più orgogliosi del lavoro svolto” conclude l’Ing. Edoardo Matellini