Lampedusa strage bambini. Una giornata da dimenticare, una delle più brutte e profonde, ma passa come se niente fosse. Si, perché pochi ne parlano, come se la notizia è troppo brutta per essere data, ma c’è. Esiste e non si può trascurare.
A farne le spese sono i più deboli, i bambini, creature piccole e innocenti che dovrebbero essere difese e tutelate a ogni costo, sopra ogni legge politica o quelle legate al mare, di cui tanto, spesso e a sproposito si parla.
Proprio in queste ore sarebbe in corso una operazione congiunta della Guardia Costiera italiana della Guardia di finanza a circa 50 miglia nautiche a sud est di Portopalo.
Si tratta di un grande peschereccio che ha a bordo circa 450 persone. A quanto apprende l’AGI ci sarebbero tre unità (una motovedetta e la nave De Grazia della Guardia costiera oltre a una motovedetta della Guardia di Finanza) pronte a trasbordare i migranti per trasferirli in tre destinazioni diverse in Sicilia, tra Pozzallo, Catania e Messina.
Lampedusa strage bambini. Orrore in mare
C’è una nuova e autentica strage davanti all’isola di Lampedusa. In meno di ventiquattro ore, in due distinti naufragi spariscono fra le onde dieci persone, ma più passano le ore, più ci sono notizie devastanti che arrivano e che scuotono. Fra loro ci sono un neonato di quattro mesi e un bambino di sei anni. Un’altra bambina miracolosamente sopravvissuta alla traversata, si è spenta nel pomeriggio all’hotspot, dove era stata trasferita insieme alla madre. Fatti di cronaca assurdi e agghiaccianti.
Le informazioni sono ancora frammentarie e si delineeranno con maggiore precisione quando i trasbordi saranno compiuti e i porti di sbarco assegnati. Il caso sar è stato segnalato da Alarm Phone che già nel pomeriggio aveva sollecitato l’intervento delle autorità maltesi, in prima battuta visto che il peschereccio navigava precariamente in zona sar Malta e poi quelle italiane per sollecitare intervento urgente di salvataggio. I migranti a bordo sono senza acqua né cibo.
Condizioni critiche: lotta contro il tempo
Nelle prime ore del mattino era giunta la notizia di un naufragio con quattro i dispersi tra cui due minori: un neonato di 3 mesi e uno di 6 anni. Trentatrè i superstiti, tre le donne e sette i minori non accompagnati. Quattro sono stati condotti in ospedale. In serata, è giunta la notizia di un secondo naufraio, che potrebbe coincidere con quello di cui parlano le fonti di Radio Radicale.
Due giorni fa un’altra tragedia del mare: un barcone carico di migranti si era ribaltato sempre al largo dell’isola, in 40 erano stati tratti in salvo, tre i dispersi secondo le testimonianze dei superstiti. L’imbarcazione si era ribaltata quando si era avvicinata la motovedetta e i migranti si erano spostati su un lato