Tetto al contante in Europa, è scontro con Bankitalia nonostante le parole del sottosegretario Fazzolari. Ad alimentare la polemica è Giuseppe Mangialavori, il presidente della commissione Bilancio della Camera che in una intervista a Repubblica esce allo scoperto e svela le vere intenzioni del Governo, anche se a destra si parla di retromarcia proprio sul contante e sul pos..
Mangialavori non ha dubbi e comincia: “La Banca d’Italia ha fatto delle valutazioni tecniche, come compete a un’istituzione di garanzia. Il centrodestra aveva scritto nel suo programma di governo che avrebbe alzato il tetto all’utilizzo del contante, che ha creato problemi a molte persone, e lo faremo, non cedendo di un millimetro nella sacrosanta lotta all’evasione e all’elusione, che è una priorità del nostro come di tutti i governi.
Tetto al contante in Europa. Le critiche
Il sottosegretario Fazzolari non ha nascosto i suoi dubbi su quanto osserva Bankitalia sulle misure che vorrebbe adottare il Governo sul tetto al contante e anche sulle disposizioni legate al comportamento da adottare con i pos. Secondo il sottosegretario è una visione legata esclusivamente alle bache e non ha niente di politico.
“Non mi sembra corretto commentare le dichiarazioni dei miei colleghi. Non è una questione di banche o influenze, ma di rispetto degli impegni presi con gli elettori“, la risposta dell’esponente di Forza Italia che proprio non riesce a scindere le due cose, nonostante i dubbi sollevati in Europa, ma anche da una parte del Governo.
Anche per questo lo stop all’obbligo del Pos sotto i 60 euro crea problemi sul fronte dell’evasione. Bruxelles non nasconde una certa diffidenza e preoccupazione. Ma le decisioni prese dal Governo sembrano andare avanti, almeno per il momento.
“Mi pare che la questione sia posta in maniera sbagliata, chi paga in contanti può e deve chiedere che gli venga rilasciato, come dovrebbe essere sempre, uno scontrino o la fattura. Come ho già detto, il governo e la maggioranza sono fermamente impegnati a combattere l’evasione.
Resistenza anche sul Superbonus
Si va avanti e non si tenta a rinunciare a nulla. Tra queste decisioni, che l’Europa poco condivide, c’è il Superbonus, sul quale sembra esserci parecchio dibattito non solo da Bruxelles, ma anche all’interno della maggioranza.
Chiaro il presidente della Commissione Bilancio alla Camera Mangialavori: “Non rinunceremo a nessuna battaglia, continueremo ad impegnarci perché venga risolto il nodo dei crediti bloccati, quello che rischia di fermare l’intero comparto e causare migliaia di disoccupati. Non arretreremo. Abbiamo chiesto una proroga di qualche settimana, che mi pare una misura di buon senso, sono fiducioso».