Arrivano novità sul fronte Superbonus, che resterà al 90%. Niente proroga del Superbonus, dunque: la conferma è arrivata direttamente dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, intercettato dai cronisti nel tragitto verso Palazzo Chigi.

Il Superbonus? Niente proroga, non è quello il problema: il problema sono i crediti di imposta, stiamo tentando di trovare su questo una soluzione. 110% o 90% cambia che l’inquilino che deve fare 10mila euro di lavori prima non pagava niente e ora deve pagare 1.000 euro, ma per chi è in difficoltà interveniamo con un apposito fondo. Si confondono i due temi che sono diversi. Dobbiamo trovare un meccanismo per cui le banche possano trovare un qualche interesse a prendersi questi crediti senza che questo mandi all’aria i conti pubblici, perché vale 60 miliardi che non può essere che paghi lo Stato.

L’esponente di governo è poi tornato anche sul tema della legge di Bilancio, rispondendo alle critiche sollevate in particolare dalla Banca d’Italia, da Confindustria e dai sindacati.

Che la manovra non piaccia a sindacati, Confindustria, Bankitalia, vuol dire che non pende da nessuna parte. È un buon segno, va bene. Io penso che sia normale che ognuno in fase di legge di bilancio dica quali sono gli aspetti che lo deludono, ci sta.

Fazzolari è intervenuto in particolare sui pareri negativi manifestati da Palazzo Koch, soprattutto sulle questioni del tetto al contante e della flat tax.

Bankitalia è partecipata da banche private, è una istituzione che ha una visione, legittimamente, e questa visione fa sì che reputi più opportuno che non ci sia più di fatto utilizzo di denaro contante. Questa però non è la visione della Bce. Non è che uno è cattivo e uno è buono… abbiamo due opinioni radicalmente diverse.

La Bce ribadisce che la banconota è l’unica moneta a corso legale e che gli Stati membri non possono limitare l’utilizzo dell’unica moneta a corso legale a favore di una moneta privata, e Bankitalia che legittimamente ha un’altra visione che reputa invece più opportuno che i cittadini si avvalgano di una moneta privata del circuito bancario.

Superbonus, stop alla proroga: niente riapertura dei termini per beneficiare del 110%

Secondo le parole di Fazzolari, dunque, niente da fare per la proroga del Superbonus. Stando alle indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, infatti, era stata paventata l’eventualità che il Ministero dell’Economia e delle Finanze stesse valutando la riapertura dei termini, scaduti il 25 novembre, per presentare le Cilas, richiedendo l’intervento di un tecnico abilitato, e beneficiare del vecchio sconto al 110%. Una possibilità venuta alla luce dopo il pressing arrivato da tutti i partiti, dalla Lega al M5S, che hanno presentato emendamenti al decreto Aiuti quater per estendere la scadenza a fine anno.

Una rassicurazione all’emergenza delle imprese edili, che non riescono ad avere indietro il credito che hanno anticipato per i lavori dei condomini, è arrivata dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo.

Sul Superbonus le imprese devono essere salvaguardate, nel giro di un paio di giorni dovremo avere delle risposte che verranno calate nell’Aiuti quater.

Il viceministro ha anche esortato il sistema bancario ad agevolare le procedure, visto che “dalla cessione dei crediti edilizi ne sta traendo anche profitti e benefici”, date le commissioni chieste ai cessionari.