Liliana Resinovich ultime notizie oggi potrebbe essere ad una svolta. In queste ore il marito Sebastiano Visintin è ascoltato in Procura. L’uomo aveva ricevuto la convocazione lo scorso 28 novembre. Secondo quanto si apprende, Sebastiano non avrebbe convinto gli inquirenti in merito alla presenza di un gomitolo rinvenuto in un cassetto dell’abitazione in cui abitava con la moglie. Il filato appare simile al cordino che era legato attorno al collo di Liliana. Stando a quanto trapelato da un servizio mandato in onda a Quarto Grado, il cordino sarebbe saltato all’occhio solo in un secondo momento. Sarebbe stato lo stesso Sebastiano ad accorgersi della presenza del cordino tanto da presentarsi volontariamente in Procura. Al momento vige il massimo riserbo anche perché la Procura si sarebbe infastidita per la fuga di notizie. Sebastiano non è iscritto nel registro degli indagati anche se in questi mesi la sua posizione ha spesso traballato. La procura vuole vederci chiaro tanto che gli investigatore avrebbero in queste ore ripercorso le due dichiarazioni per cogliere eventuali contraddizioni.

Liliana Resinovich ultime notizie oggi, è stato davvero suicidio?

Liliana Resinovich ultime notizie oggi si sarebbe suicidata. Ne sono convinti i periti della procura. Stando alle carte, la donna scomparsa da casa il 14 dicembre di un anno fa, sarebbe deceduta per asfissia. Il decesso risalirebbe a tre giorni prima della scomparsa. Questo vuol dire che Liliana si sarebbe allontanata di casa volontariamente per poi decidere di porre fine alla sua vita due giorni prima del ritrovamento del corpo. L’ipotesi degli inquirenti è che la donna si sia tolta la vita chiudendosi la testa in due sacchetti di plastica, per poi indossare due sacchi più grandi dall’alto e dal basso richiudendo completamente il corpo. Una tesi che però non ha mai convinto i familiari della vittima e in particolare il fratello Sergio che ha sempre sostenuto la tesi dell’omicidio. L’uomo è convinto che Liliana fosse stata intercettata, accompagnata o comunque sorpresa da una visita da parte di qualcuno che ben conosceva. Dopo un’accesa discussione, Liliana sarebbe stata percossa e forse in quel momento avrebbe subito un’occlusione delle vie respiratorie che ne avrebbe provocato uno scompenso cardiaco. Il medico legale aveva infatti riscontrato dei problemi di cuore asintomatici di cui Liliana avrebbe sofferto. Ora però la chiamata in procura del marito Sebastiano potrebbe aprire un nuovo scenario nella vicenda.

La versione del marito

Sulla figura del marito Sebastiano Visintin aleggiano dubbi e sospetti. Il marito non ha mai convinto la Procura anche perché in merito alla mattinata della scomparsa di Liliana Resinovich ha fornito due versioni discordanti. Inizialmente l’uomo aveva dichiarato di essere uscito in bici per testare una telecamera GoPro. In un momento successivo avrebbe invece precisato di aver prima consegnato dei coltelli in alcuni supermercati e pescherie e di aver usato la bicicletta in tarda mattinata. Le versioni di Sebastiano Visintin sarebbero apparse incoerenti, lacunose e vaghe. Seppur non indagato, gli amici della coppia avrebbero dichiarato che il rapporto tra i coniugi era in crisi. Liliana Resinovich aveva intenzione di separarsi dal marito. Pertanto quella mattina potrebbe esserci stata una violenta discussione tra i due degenerata poi nell’omicidio della donna.

L’amante Claudio Sterpin

L’uomo si è definito sempre l’amico speciale di Liliana Resinovich anche se nella città di Trieste in molti conoscevano il loro legame profondo. Liliana Resinovich era pronta a lasciare la casa coniugale per trasferirsi proprio da Claudio. La mattinata della scomparsa Liliana doveva recarsi proprio a casa sua e fu ClaudioSterpin a lanciare l’allarme non vedendo la donna. In un’intervista, l’uomo chiarì di aver suggerito a Liliana di aspettare dicembre prima di parlare con il marito raccontandogli la verità sul loro rapporto: “Ero il suo amante. Le avevo chiesto di aspettare dicembre, mese in cui cadeva l’anniversario dalla morte di mia moglie, e poi dopo il suo divorzio saremmo usciti allo scoperto. Mi sembrava giusto così”. L’uomo non crede all’ipotesi del suicidio tanto da aver lanciato nei mesi scorsi delle accuse al marito Sebastiano Visintin. A proposito del loro rapporto aveva confidato: “Abbiamo iniziato a frequentarci a settembre. Lily veniva da me, mi aiutava a stirare e nelle faccende di casa. Poi abbiamo iniziato a parlarci in maniera diversa, e da ottobre veniva a casa mia anche tre volte a settimana. La nostra era una relazione segreta, nessuno dei nostri amici lo sapeva. Voleva chiedere il divorzio e vivere con me”.

Gli interrogativi

Sono ancora molti gli interrogativi rimasti aperti sulla morte di Liliana Resinovich. La donna, ex dipendente della Regione, era scomparsa il 14 dicembre 2021 da Trieste. Il suo corpo è stato ritrovato nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste il successivo 5 gennaio. Al momento del rinvenimento, il corpo non si presentava in avanzato stato di decomposizione e non era stato attaccato dagli animali presenti nella zona. Liliana Resinovich non aveva con sé le chiavi di casa che ad oggi non sono mai state ritrovate. Il marito aveva raccontato che una volta rientrato a casa quella mattina aveva trovato tuto in ordine ma che delle chiavi non c’era nessuna traccia. Un altro interrogativo rimasto aperto riguarda il luogo di occultamento del cadavere. Secondo il programma Chi l’ha visto, è dubbio che Liliana fosse morta nel posto in cui il cadavere è stato ritrovato. Che sia stata portata lì in un momento successivo?