Sant’Ambrogio è il Patrono della città di Milano, ecco quando si festeggia e qual è la storia del Santo.
Sant’Ambrogio si festeggia il 7 dicembre, quando ricorre l’anniversario del giorno in cui il Santo fu battezzato e venne nominato prelato della città.
Nella città di Milano, Sant’Ambrogio viene celebrato come festa cittadina con la chiusura di scuole e uffici.
Inoltre, come da tradizione, ogni anno viene celebrata la funzione religiosa in suo onore all’interno della Basilica.
Qual è la storia di Sant’Ambrogio?
La storia di Sant’Ambrogio è quella della vita di un uomo che è stato in grado di lasciare un segno indelebile nel cattolicesimo e nella città che lo ha scelto come santo protettore.
Sant’Ambrogio Patrono di Milano, nacque a Treviri, in Germania, nel 339 da una famiglia romana di alto lignaggio.
Dopo la morte del padre, prefetto delle Gallie, iniziò gli studi amministrativi e da grande appassionato della vita pubblica cittadina, diventò molto presto un avvocato e governatore dell’Italia Annonaria.
Con quest’incarico Ambrogio riuscì a dimostrare la sua straordinaria capacità di mediare nei conflitti tra ariani e cattolici e fu molto apprezzato da tutti.
Nel 374, quando morì il vescovo Ausenzio di Milano, secondo la leggenda, si udì una voce di bambini che gridava “Ambrogio vescovo”, proprio nel momento in cui Ambrogio faceva il suo ingresso in chiesa.
Tuttavia, ancora molto giovane, Ambrogio non si sentì all’altezza di portare avanti questo incarico e inizialmente rifiutò.
Solo dopo diversi anni, venne battezzato, prese i voti di sacerdote e venne consacrato vescovo di Milano, ruolo che ricoprì fino alla sua morte, avvenuta il 4 aprile del 397.
Le sue spoglie sono custodite nella Basilica a lui dedicata, una delle più antiche chiese di Milano che si trova proprio in piazza Sant’Ambrogio.
Durante la sua vita da vescovo Ambrogio rinunciò a tutti i suoi beni materiali e li donò ai più bisognosi.
Un altro grande merito del patrono di Milano è quello di aver convertito al cristianesimo Sant’Agostino, che inizialmente era di fede manichea.
Divenne, infatti, una delle figure di riferimento dell’intera chiesa ed è fra i quattro dottori della Chiesa proprio insieme a Sant’Agostino, San Girolamo e San Gregorio I.
Da lui discende anche il noto rito ambrosiano, relativo anche ai canti e ai salmi, che si distinse dalle tradizioni cristiane romane e venne adottato dalla Chiesa latina nella maggior parte dell’arcidiocesi di Milano e in alcune zone che ne facevano precedentemente parte.
Fondamentali anche i suoi scritti sull’esegesi della Bibbia con un’interpretazione prevalentemente allegorica e morale del testo sacro.
Tra le opere esegetiche spiccano l’esauriente commento al Vangelo di Luca, Expositio evangelii secundum Lucam, e l’Exameron, dal greco “sei giorni”.
Sant’Ambrogio protettore delle api e degli apicoltori
Sant’Ambrogio, oltre ad essere il Patrono di Milano è anche il protettore delle api e degli apicoltori.
Secondo la leggenda, infatti, un giorno il padre vide uno sciame d’api dirigersi verso la culla del piccolo ancora in fasce.
Lo sciame avvolse Ambrogio, addolcendogli le labbra di miele, senza procurargli alcun fastidio.
Così, anche alla balia venne impedito di allontanare gli insetti che poco dopo se ne andarono spontaneamente.
La preghiera a Sant’Ambrogio invoca, infatti, la sua intercessione per chi realizza le candele, nonché per chi produce miele e lavora a stretto contatto con le api.
La leggenda, inoltre, basata sull’infaticabilità di questi insetti, finì per rappresentare, attraverso l’opera del vescovo Ambrogio, l’operosità dei milanesi.
Sant’Ambrogio si festeggia il 7 dicembre, proprio quando ricorre l’anniversario della sua consacrazione a Vescovo di Milano, e la festa in suo onore attira ogni anno numerosi turisti, unendo tradizione popolare e religiosità.