Dopo l’annuncio della rinuncia a quattro mensilità da parte dei calciatori bianconeri, il titolo in Borsa era salito del 5.07%. Ossigeno vero e proprio in piena pandemia Covid. Era fine marzo 2020 e nel comunicato diramato all’epoca dalla Juventus, e subito “apprezzato” dai mercati, veniva specificato però solo la rinuncia a quattro mesi di stipendi da parte di calciatori, staff tecnico e dipendenti, senza alcun riferimento al riconoscimento di tre mensilità agli stessi nei mesi seguenti e senza lasciare traccia nei bilanci ufficiali della società.

Un accordo tra club e calciatori ratificato da carte private (come quella di Ronaldo, QUI TUTTI I DETTAGLI) che sarebbe dovuto rimanere segreto ma che invece è arrivato sul tavolo degli investigatori che hanno dato il via a un filone dell’inchiesta Prisma, quella che ha portato alle dimissioni di tutto il Cda bianconero, compreso il presidente Andrea Agnelli. Nel mirino della Procura di Torino, c’è appunto l’ormai famosa “manovra stipendi” che avrebbe taroccato i bilanci 2019, 2020 e 2021.

Juventus, ipotesi aggiotaggio per i vertici del club

Il “falso” comunicato diramato dalla Juventus ha provocato una vera e propria impennata al titolo bianconero, un rialzo frutto però – secondo quanto sostengono i magistrati che stanno cercando di fare luce sulla vicenda – di un accordo fittizio. Che adesso “spaventa” la Juventus: come riporta “Repubblica” oggi in edicola, dietro questo “falso” comunicato si configura la pesante accusa di aggiotaggio, reato secondo il quale – sempre secondo quanto scrive il noto quotidiano – i vertici bianconeri rischiano fino a 12 anni di reclusione. Tutto, ovviamente, è ancora da accertare ma secondo gli inquirenti ci sono prove abbastanza schiaccianti dell’accordo privato raggiunto tra società e calciatori, con le carte private mai depositate in Figc.

Accordo tra club e calciatori che sarebbe certificato dal messaggio inviato da Giorgio Chiellini (QUI), all’epoca capitano della Juventus, ai compagni di squadra in un grUppo WhatsApp dove erano tutti presenti. Questo il testo integrale: “Ciao a tutti, come sapete stiamo parlando con Fabio (Paratici, ndr) e il presidente per cercare di aiutare il club e tutti i dipendenti in questo momento di difficoltà. La proposta finale è questa: ci mancano 4 mesi di salario, 3 mesi pagati in caso che riusciamo a finire il campionato, 2 mesi e mezzo in caso di stop. Il presidente ha garantito il pagamento di una mensilità il 1° luglio e il resto nella stagione 20/21. Ringraziano davvero tutta la squadra per la sensibilità. In caso di ok, domani avrei un foglio firmato dal presidente dove si fa garante di quanto detto sopra. Per questioni legislative di Borsa, la comunicazione che uscirebbe è solo della rinuncia ai 4 mesi. È chiesto di NON PARLARE NELLE INTERVISTE sui dettagli di questo accordo”. Una prova schiacciante secondo i PM. La Juventus intanto ha chiesto ufficialmente alla Cassazione il trasferimento a Milano del procedimento in corso.