Entra in scena in prima persona anche Cristiano Ronaldo nell’inchiesta che vede coinvolta la Juventus, nel mirino della Procura di Torino per le accuse di plusvalenze fittizie e falso in bilancio. Uno dei punti centrali dell’ormai famosa inchiesta Prisma – che ha portato al rinvio a giudizio di 12 persone, oltre che alle dimissioni dell’intero CDA bianconero compreso l’addio del presidente Andrea Agnelli – riguarda proprio quella che dagli inquirenti è stata definita come “la carta Cristiano Ronaldo”, quella che da quanto emerge nelle conversazioni “non doveva venire fuori”. Ma così non è stato.

Riavvolgiamo il nastro. In piena era Covid, la Juventus trova un accordo con i propri calciatori per rinviare il pagamento di quattro mensilità, tre delle quali però – sottolinea la Procura – sono state pagate più in avanti senza mai essere messe a bilancio, alternando così i conti bianconeri nel 2019, 2020 e 2021. La famosa “manovra stipendi” coinvolge anche Cristiano Ronaldo che, come gli altri giocatori, per tutelarsi firma delle carte private che però non vengono mai depositate dalla Juventus in FIGC, secondo quanto emerge dalle indagini.

Juventus, la carta Ronaldo e il processo

Dalla carta privata firmata tra la Juventus e Cristiano Ronaldo si evince che il portoghese, che ha lasciato i bianconeri per trasferirsi al Manchester United il 31 agosto 2021, vanta un credito di 29 milioni di euro lordi relativo alle mensilità del periodo Covid da percepire, ad alcuni bonus e all’incentivo all’esodo. Una parte di questi 29 milioni di euro è stata saldata dalla Juventus, ma Ronaldo deve ancora percepire 19.9 milioni di euro. E il portoghese adesso batte cassa, rivendicando la somma che gli spetta.

Come riporta la Gazzetta dello Sport, infatti, gli avvocati di Cristiano Ronaldo hanno chiesto gli atti del procedimento in corso contro la Juventus: “L’informazione si trova nel faldone numero 14, la richiesta di CR7 è datata 4 novembre, con successivo decreto del pubblico ministero a disporre l’autorizzazione del 10 dello stesso mese”, scrive la Gazzetta dello Sport. L’obiettivo di Cristiano Ronaldo è quello di avere i 19.9 milioni di euro che gli spettano secondo gli accordi presi con la Juventus e per questo il portoghese sta facendo analizzare le carte del processo ai propri legali. Una verità, quella di Cristiano Ronaldo, che però non collima con le dichiarazioni rilasciate da Maurizio Arrivabene, ex ad della Juventus, ai magistrati: “Per quanto a mia conoscenza non abbiamo arretrati con Ronaldo“.