Dopo la lettera rilasciata prima della sentenza della FIA sull’ormai nota sanzione per violazione del budget cap da parte della Red Bull, Zack Brown non ha intenzione di fare un passo indietro. Il team principal della McLaren ha confermato la sua visione, attraverso le ultime parole riportate dalla testata racingnews365.com:
Rimango fedele alla mia lettera. So che ‘imbroglio’ è una parole forte, ma non vedo differenze tra infrangere il regolamento finanziario e correre con un vettura troppo alta o troppo bassa rispetto a quanto permette la normativa tecnico-sportiva. Può essere un termine semplicistico per connotare la situazione che si è verificata, ma non è scorretto.
F1, la lettera di Zack Brown e l’attacco alla Red Bull
Cosa aveva detto in precedenza Brown? Il numero 1 della McLaren aveva parlato di “imbroglio”, rispetto allo sforamento della Red Bull sul budget cap. Questa la lettera pubblicata prima del GP del Giappone, quando si era ancora in attesa della decisione da parte della FIA:
La violazione del budget cap e forse anche le violazioni procedurali costituiscono un imbroglio in quanto offrono un vantaggio significativo in termini di regolamenti tecnici, sportivi e finanziari. La FIA ha condotto un processo estremamente approfondito, collaborativo e aperto. Ci è stata persino concessa una prova generale di un anno (nel 2020), con ampie possibilità di chiedere chiarimenti se i dettagli non erano chiari. Non c’è quindi alcun motivo per cui un team possa dirsi sorpreso. Non riteniamo che una sanzione finanziaria da sola sia adeguata per una violazione del budget cap o per una grave violazione delle procedure.
A latere, era arrivata la replica da parte del Presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem:
Le scuderie avversarie avrebbero voluto vedere scorrere il sangue, ma che ci vuole equilibrio fra sanzioni finanziarie e sportive. Ci sarà una grossa revisione generale delle regole.