La sprint di Kontiolahti ha regalato uno splendido secondo posto di Lisa Vittozzi che ha aggiunto un ulteriore tassello nella sua carriera nel biathlon. L’atleta azzurra ha voluto commentare il momento delicato e al tempo stesso adrenalinico che la vede al comando nella classifica generale della Coppa del Mondo.
A tutto ciò si aggiunge l’emozione per indossare il pettorale giallo di leader della graduatoria che accresce le sensazioni in vista della gara di domani. Parlando a ruota libera sulla situazione attuale, Lisa ha dichiarato:
Diciamo che il risultato di giovedì nell’individuale mi ha dato fiducia, anche se sono partita già fiduciosa di mio perchè credevo nel lavoro che abbiamo fatto. Anche nella sprint sono partita abbastanza bene, ho fatto subito un errore ma non mi sono scoraggiata, ho continuato a spingere e mi sono accorta che guadagnavo tempo rispetto alla concorrenza, e inoltre avevo un buon passo sugli sci. Sono arrivata alla serie in piedi fiduciosa perchè sbaglio abbastanza poco ultimamente.
Biathlon, Lisa Vittozzi sul pettorale giallo: “Un’emozione e buon traguardo”
Gioia a parte per la prestazione, il cammino di Lisa Vittozzi è ancora lungo ma intanto ci si può godere il frutto del percorso maturato nel corso dell’anno. Ripartendo dalla sua prestazione, Lisa ha commentato la situazione che l’ha portata ad arrivare oggi con il pettorale giallo addosso:
Ho cercato di fare lo zero, all’ultimo giro ho tirato al massimo ed è andata bene. Indossare il pettorale giallo di leader della graduatoria generale è sempre un fatto positivo, anche se averlo ad inizio stagione è differente rispetto che ad indossarlo a marzo. Penso siano passati più o meno tre anni dall’ultima volta, è sicuramente un’emozione e un buon traguardo, anche se in realtà si tratta di un punto di partenza verso le prossime sfide. La pursuit di domenica sarà uno spettacolo, cercherò di fare il mio dovere con altrettanta fiducia nei miei mezzi. I nuovi allenatori mi hanno aiutato a ritrovare il mio tiro, hanno tirato fuori quella parte di me che era rimasta nascosta in questi due anni e che mi ha consentito di ritrovare tutto il resto.
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