Intorno a mezzogiorno cinque attivisti del movimento Ultima generazione, conosciuto soprattutto per le sue proteste silenziose lungo il Grande Raccordo Anulare di Roma, hanno fatto irruzione penetrando all’interno della Pinacoteca di Bologna.

Oggetto del blitz il quadro “Strage degli Innocenti” del pittore bolognese Guido Reni, attorno al quale i manifestanti hanno messo in mostra una protesta cospargendosi di salsa di pomodoro (richiamando il sangue” e imbrattando i muri con una scritta (poi ripresa in uno striscione con l’iconografia di Casamicciola) che attribuisce al governo italiano la tragedia avvenuta domenica scorsa a Ischia.

Blitz Pinacoteca Bologna, nuovo raid di Ultima Generazione

Secondo quanto accertato, nessuna opera della Pinacoteca di Bologna è stata danneggiata durante la messinscena. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno identificato tutti i presenti, provvedendo anche a presentare le relative denunce per imbrattamento e deturpazione. L’episodio segue quello avvenuto due settimane fa a Milano, quando venne cosparsa di farina l’opera che ritraeva la macchina di Andy Warhol.

Liquido rosso come “rappresentazione del sangue delle vittime innocenti del cambiamento climatico. Così si legge nella spiegazione del gesto da parte dei membri di Ultima Generazione, che hanno rivendicato l’accaduto. I Carabinieri della sezione di Bologna Centro non hanno accertato ulteriori infrazioni: gli attivisti sono infatti entrati all’ingresso presentando un biglietto regolarmente acquisito. Sequestrato l’intero materiale in loro possesso, tra cui anche della colla con cui si sono attaccati al pavimento.

Un’altra protesta “concreta” messa in atto non solo per sottolineare che la tragedia di Ischia si poteva evitare ma anche per avanzare nuove richieste: tra esse “l’immediata interruzione della riapertura delle centrali a carbone dismesse e la cancellazione del progetto legato alle trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale“. Al contempo sarebbe auspicabile “procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20 GW nell’anno corrente, utile a creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando al contempo gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili“.