Quali sono i sintomi e la durata dell’Influenza 2022? È la domanda che tutti si pongono in questi giorni ora l’influenza è arrivata e sembra averlo fatto in modo decisamente più brusco rispetto agli anni passati. I sintomi caratteristici dell’influenza 2022-2023 saranno plausibilmente gli stessi delle stagioni passate, ovvero una combinazione variabile di febbre alta, tosse secca, stanchezza o debolezza, mal di testa, perdita d’appetito, brividi, dolori muscolari e articolari, mal di gola, naso chiuso e starnuti. Dalla comparsa dei primi sintomi si può inoltre assistere a manifestazioni simili al più classico dei raffreddori: occorre dunque attendere per capire se si tratti o meno di influenza. Il tempo d’incubazione, ossia il periodo che intercorre tra il contagio e le prime manifestazioni, può infatti variare da uno a quattro giorni. Solitamente la maggior parte dei casi guarisce in 7/10 giorni, tranne alcuni soggetti fragili, che sono perciò a maggior rischio di complicanze.
Influenza 2022, sintomi e durata: come distinguerla dal covid
L’influenza 2022 presenta sintomi e durata molto simili a quelli del covid. Le due infezioni non possono essere distinte in base ai sintomi, perché per la maggior parte condivisi. Entrambe, infatti, possono manifestarsi con una sintomatologia piuttosto ampia e variabile, ma nella maggior parte dei casi perfettamente sovrapponibile. Non solo: si potrebbero contrarre tutte e due nello stesso momento. L’unico segnale in grado di stabilire una certa differenza – peraltro non più tanto frequente come nei primissimi tempi della pandemia – risulta essere la perdita di gusto e olfatto. Ragionando su diversi aspetti, potrebbe aiutare nella distinzione sapere se si è stati a contatto con un soggetto risultato positivo al covid, o il diverso tempo di incubazione che per l’influenza sembrerebbe essere più breve (ma in quest’ultimo caso i confini sono molto labili, in quanto dal contagio effettivo allo sviluppo dei primi sintomi a volte i tempi risultano essere molto simili). Il solo metodo certo per sapere se si tratta di covid o influenza resta il tampone, ma anche in questo caso non è tutto così chiaro e limpido. A partire dalle ultime varianti Omicron, infatti, si è visto come un esito negativo nei primi giorni di malattia possa risultare positivo in un secondo momento, a distanza di tempo. In genere, oggi, si diventa positivi al più tardi nei giorni successivi lo sviluppo dei primi sintomi che, sommati ai 3-4 giorni d’incubazione, possono diventare anche 6-7 giorni (o più, in certi casi) dal momento del contagio. Perché succede questo non è chiarissimo, ma probabilmente si sommano una riduzione della sensibilità dei test con le varianti recenti, oltre che una diversa diffusione del virus nell’organismo (oggi più presente in gola che nel naso).
I bambini i soggetti più colpiti
I bambini risultano essere i soggetti più colpiti in questo primo atto dell’Influenza 2022. A questa, inoltre, si aggiunge la bronchiolite da virus respiratorio sinciziale, che aveva destato preoccupazioni nei mesi passati. Rispetto agli adulti possono sviluppare altri sintomi specifici come nausea, vomito e diarrea. Si tratta di un’ ondata di contagi che, per quanto gestibili rispetto a quelli della pandemia, sta mettendo in crisi soprattutto i reparti pediatrici, anche se la maggior parte dei bambini non necessita di cure intensive e lascia l’ospedale dopo pochi giorni. Il Lazio e la Lombardia risultano essere le regioni più bersagliate.
Cure, rimedi e vaccino antinfluenzale
Che si tratta di covid o influenza i rimedi per guarire sono tutto sommato simili: isolamento volontario, riposo ed eventuali farmaci per combattere la febbre o l’infiammazione. Le uniche complicanze riguardano gli anziani e i soggetti fragili che necessitano ovviamente di maggiore attenzione e riguardo. Il vaccino antinfluenzale, poi, aiuta l’organismo a combattere il virus, impedisce di sviluppare un’infezione più severa e accelera il processo di ripresa.