Continua la guerra sul fronte ucraino con l’area della centrale di Zaporizhzhia che è stata bombardata tutta la notte, destando la preoccupazione di una catastrofe nucleare, come riportato anche dal direttore generale dell’Aieia Rafael Mariano Grossi che ha dichiarato:
Sto lavorando alla creazione di una zona di protezione della centrale nucleare per evitare attacchi e danni.
Zaporizhzhia sotto attacco: danneggiate reti elettriche e gasdotti
Il capo militare regionale Valentin Reznichenko ha parlato dei bombardamenti occorsi nella zona della centrale nucleare nella notte, che avrebbero prodotto ingenti danni alle cose, ma fortunatamente non alle persone.
I russi hanno bombardato il distretto di Nikopol per tutta la notte, ma il centro del distretto è stato il più colpito. Più di 30 proiettili nemici sono caduti su Nikopol (di fronte alla centrale nucleare) ma fortunatamente le persone non sono rimaste ferite. Due dozzine di abitazioni, fabbricati agricoli, reti elettriche e gasdotti e 50 sono stati danneggiati
Russia: “Il price cap sul petrolio riscrive le norme del libero mercato”
In una nota l’ambasciata russa negli USA ha attaccato il price cap sul petrolio che è stato approvato dal G7 ed entrerà in vigore dal prossimo lunedì e che, come si legge nel testo, “ridefinirà il concetto di libero mercato”.
Nascondendosi dietro nobili principi, gli strateghi di Washington mantengono un muro di silenzio sul fatto che i disequilibri dei mercati dell’energia scaturiscono dalle loro azioni maligne, a partire dalle sanzioni contro la Russia e il bando di importazioni di energia dal nostro PaeseCon la tenacia richiesta a migliori obiettivi, l’Occidente collettivo sta cercando di ridefinire i principi alla base del libero mercato. Passi come questo inevitabilmente si ripercuoteranno in una maggiore incertezza e in costi più alti, per i consumatori, per le materie prime. E d’ora in poi, nessun Paese sarà immune all’introduzione di price cap di ogni tipo sulle sue esportazioni.