“Meraki”: cosa significa il termine greco usato da Giorgia Meloni come slogan nel corso della convention inaugurale della Fondazione Guido Carli? Secondo la premier si tratterebbe della parola chiave da tenere a mente per l’esecutivo, ma l’espressione, che sui vocabolari di greco antico non è presente, non è così nota e sarebbe un vocabolo del greco moderno, con una radice nella lingua serba. Alla lettera significa “essenza di noi stessi” e vuol dire fare le cose “con amore”, mettendoci tutta l’anima.
Meraki cosa significa la parola greca usata da Giorgia Meloni
Ha fatto il giro del web, nelle scorse ore, il videomessaggio inviato dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla Fondazione Guido Carli per la convention inaugurale dedicata al tema “Energie coraggiose. Forze che fanno muovere il mondo”.
Mi ha colpito molto il titolo che avete deciso di dare all’iniziativa di oggi – ha detto la premier -. Lo dico perché questo significa aver voluto tracciare una visione ben chiara, soprattutto nel momento particolarmente complesso che la nostra Nazione sta affrontando. Questo è un tempo nel quale abbiamo bisogno di liberare le energie migliori di cui l’Italia dispone, di fare quelle scelte coraggiose che per troppi anni non sono state fatte. Questo è un tempo nel quale dovremmo utilizzare anche quell’approccio che i greci descrivono benissimo con una parola straordinaria: “meraki”, ovvero fare qualcosa con tutto te stesso, con tutta la tua passione e con tutta la tua anima. È un approccio che in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, dalla progressiva uscita dalla pandemia fino alla complessa congiuntura economica e internazionale, può e deve offrire alla nostra Nazione anche delle occasioni.
E ha poi proseguito:
Io l’ho detto tante volte, proprio in rapporto alla crisi energetica, e ne sono convinta sempre di più ogni giorno. Da questa crisi l’Italia può uscire più forte, può uscire più autonoma di prima ma per farlo deve avere coraggio, visione, guardare oltre e immaginare una strategia di lungo termine. Penso, ad esempio, alla possibilità che abbiamo di rilanciare la nostra produzione nazionale di energia o a quella di rendere il nostro Mezzogiorno una sorta di hub di approvvigionamento energetico dell’intera Europa. Sarebbe imperdonabile perdere occasioni come questa […]. Le porte di questo Governo sono e saranno sempre aperte al contributo e alle proposte che arriveranno dai corpi intermedi, dalle categorie produttive, dai mondi economici e produttivi, dai think thank, dalle Istituzioni culturali e da tutti coloro che hanno a cuore il futuro di questa Nazione. In questo ci stiamo impegnando: noi, con voi. Per questo sono molto contenta di iniziative di questo tipo e sono contenta che da queste iniziative vengano fuori anche molte idee e molte proposte per il governo della Nazione.
Lo slogan usato da Giorgia Meloni, “meraki”, una sorta di imperativo per il suo Governo, è un auspicio, e al tempo stesso un invito, per l’esecutivo, a portare avanti i suoi compiti con tutto l’impegno e la passione di cui dispone. Una scelta, quella di usare un vocabolo greco, forse significativa e non casuale, alla luce dell’attentato che, proprio nella giornata di ieri, ha toccato il primo consigliere dell’Ambasciata italiana in Grecia e in occasione della visita di Antonio Tajani nel Paese.
L’evento “Energie coraggiose. Forze che fanno muovere il mondo”
La convention alla quale Giorgia Meloni era stata invitata e a cui la premier ha deciso di prendere parte attraverso il videomessaggio, è stata accompagnata da un Manifesto per superare la crisi energetica che, tra le altre cose, propone l’istituzione di una Giornata nazionale dell’energia. L’idea della Fondazione è quella di supportare l’azione di governo: un contributo che, stando alle parole del capo dell’esecutivo, sarà accolto favorevolmente da Palazzo Chigi.