“Abbiamo bisogno di liberare le energie migliori di cui l’Italia dispone, di fare quelle scelte coraggiose che per troppi anni non sono state fatte”. Questo il monito della leader di governo Giorgia Meloni, intervenuta in un video saluto alla convention della Fondazione Guido Carli sull’energia in programma oggi, venerdì 2 dicembre, a Roma.
Per uscire da “un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, dalla progressiva uscita dalla pandemia fino alla complessa congiuntura internazionale”, la premier invita a fare squadra, e per farlo “abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”, in particolare di “tutti coloro che hanno a cuore il futuro di questa nazione”.
Governo, Meloni sulla manovra: “Mantenuto impegno di dare priorità alle famiglie”
A proposito della manovra, il presidente del Consiglio spiega che “in queste prime settimane di governo noi abbiamo provato a dare alcune risposte che consideriamo importanti”.
Penso ad esempio alla scelta di sbloccare i nostri giacimenti di gas naturale, con quella norma denominata ‘gas release’ e che consente alle aziende più esposte al rincaro dei prezzi del gas di ottenere energia a costi ridotti, sia per mettere al riparo famiglie e imprese dall’aumento delle bollette. A questo capitolo abbiamo dedicato un impegno imponente che, non a caso, occupa ben due terzi della legge di bilancio. Ma se non mettiamo in sicurezza il tessuto produttivo di questa nazione, se non mettiamo in sicurezza le famiglie, tutto il resto di quello che possiamo fare purtroppo avrà un impatto molto più limitato.
“Avevamo promesso agli italiani che questa sarebbe stata la nostra priorità, abbiamo mantenuto questo impegno, come siamo abituati a fare”, rivendica poi la premier.
Meloni sulla crisi energetica: “L’Italia può uscirne più autonoma di prima”
A proposito della crisi energetica, Meloni si dice “convinta sempre di più ogni giorno” che da questa crisi “l’Italia può uscire più forte, più autonoma di prima”.
Per farlo deve avere coraggio, visione, guardare oltre, immaginare una strategia di lungo termine. Penso ad esempio alla possibilità che abbiamo di rilanciare la nostra produzione nazionale di energia o a quella di rendere il nostro Mezzogiorno una sorta di approvvigionamento energetico dell’intera Europa. Sarebbe imperdonabile perdere occasioni come queste.
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