Apple sta pensando di lasciare al Foxconn. E’ questo quanto emerge dalle ultime indiscrezioni, anche se il possibile addio riguarderà la produzione di iPhone 15, quindi tra circa un anno. Ad aggravare la situazione, senza ombra di dubbio, le restrizioni Covid che hanno causato importanti ritardi nella consegna degli iPhone 14 Pro e Pro Max. Una situazione che, nei prossimi mesi, diventerà decisamente interessante per il da farsi della stessa azienda di Cupertino.

Apple lascia la Foxconn?

iPhone 15 potrebbe essere una piccola rivoluzione per Apple, grazie a novità molto richieste come una nuova fotocamera, dei pulsanti allo stato solido e una nuova batteria. Un’altra novità assoluta, però, potrebbe essere che a realizzare iPhone 15 non sarà più Foxconn, o quantomeno non sarà più solo Foxconn.

L’indiscrezione arriva da WCCFTech, che spiega che Apple starebbe guardando ad altri fornitori dopo il caso delle rivolte degli operai di Foxconn delle scorse due settimane e dopo l’annuncio da parte di Pechino della continuazione della linea dura contro il Covid-19, che comporterà ancora dei lunghi lockdown totali, come quello che sta colpendo la città di Zhengzhou, dove proprio Foxconn ha sede.

Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, Apple potrebbe perdere milioni di unità di iPhone 14 a causa delle difficoltà produttive di Foxconn, arrivando a Natale con delle scorte dei suoi smartphone del tutto insufficienti rispetto alla domanda dei consumatori, che così potrebbe orientarsi su altri dispositivi. Lo stesso Kuo ha spiegato che, proprio per evitare che il problema si ripeta in futuro, Apple starebbe cercando altre aziende per la produzione dei suoi Melafonini.

Si tratterebbe in questo caso di una novità assoluta, dal momento che Foxconn ha un contratto esclusivo con Apple per la produzione degli iPhone: l’azienda cinese, infatti, è l’unica manifattura che realizza gli smartphone Apple e, per sfuggire alle restrizioni del Governo di Pechino, ha già iniziato a delocalizzare parte delle sue produzioni nei vicini Vietnam e India.

Intanto, però, Apple sta giocando un gioco diverso, portando negli Stati Uniti le produzioni strategiche per i suoi dispositivi: solo poche ore fa, per esempio, è emerso che proprio il colosso di Cupertino avrebbe imposto a TSMC di spostare la produzione di chip a 4 nm in America entro il 2024, dopo aver già fatto pressioni per l’inaugurazione di una linea americana di chip a 3 nm.

Dato lo stato attuale del settore dell’hi-tech, è improbabile che Apple recida ogni legame con Foxconn nei prossimi mesi: al contrario, la compagnia cinese potrebbe ricevere ancora la maggior parte degli ordini di iPhone 15 per il prossimo anno. Tuttavia, accanto a Foxconn dovrebbero presto imporsi altri produttori, che nel tempo potrebbero persino sostituirsi ad essa.