Siamo nel 2022, ma il 33% della popolazione mondiale è ancora senza internet. Un dato che fa riflettere e che, allo stesso tempo, ci fa capire come la ricchezza non sia equamente distribuita nel mondo. Da poco, infatti, si sono superati gli otto miliardi di individui presenti, ma nonostante questo ancora un terzo di questi sono offline dalla rete.
Perchè il 33% della popolazione mondiale è ancora senza internet?
I dati del rapporto Measuring Digital Development – Facts and Figures 2022 sembrano dipingere una situazione con degli alti e bassi: benché si siano fatti passi avanti nel corso degli ultimi 365 giorni, ancora tantissime persone restano prive di una connessione ad Internet. Il rapporto Facts and Figures 2022 è stato realizzato dall’International Telecommnuication Union (ITU), la branca dell’ONU specializzata nel monitoraggio delle tecnologie e delle telecomunicazioni, e indica che, su una popolazione globale di 8 miliardi di persone, solo 5,3 miliardi hanno accesso a internet. Ciò significa che ben 2,7 miliardi di persone sono ancora completamente offline, il 33% della popolazione del pianeta appunto.
C’è però una buona notizia: la percentuale di persone online è aumentata nel 2022, passando dal 63% al 67% del totale. Lo scorso anno, in totale, circa 2,9 miliardi di abitanti del pianeta non avevano una connessione ad Internet, un PC o uno smartphone. Il miglioramento è dunque palpabile, anche se molto meno rapido del previsto. L’altro grande dato che emerge dal rapporto è che il numero di persone con uno smartphone è in aumento in maniera vertiginosa, e ormai ha superato in tutte le regioni del globo quello degli individui dotati di un PC o di un laptop. Per questo stesso motivo, il numero di contratti telefonici e di internet in mobilità è aumentato molto più rapidamente di quello dei contratti di rete fissa.
Infine, pare che i più giovani siano anche coloro che hanno più accesso al web: se in media sono il 33% le persone offline a livello globale, tra i giovani tale percentuale scende al 25%, in gran parte grazie alla rapidissima adesione delle nuove generazioni agli smartphone e all’utilizzo delle reti mobili.