Bava delle lumache a cosa serve e perché è utilizzata nei cosmetici? Sono sempre di più i prodotti di skincare sul mercato che annoverano, tra i propri ingredienti, anche la bava di lumaca. Ma di cosa si tratta e quali sono le proprietà che la rendono così benefica per la pelle? Scopriamolo.
Bava delle lumache a cosa serve e quali sono le sue proprietà
Una delle ultime tendenze del settore della cosmesi arriva nient’altro che dai giardini delle nostre case, in particolare dalla lumaca Helix aspersa. Si tratta di una specie in grado di produrre una secrezione mucosa composta da varie sostanze ed estremamente benefica per la pelle, in quanto ricca di allantoina, acido glicolico, elastina, collagene ed alcune vitamine, proteine e peptidi. La lumaca è infatti un mollusco (un gasteropoda) e, per spostarsi, usa l’unico piede di cui dispone, su cui poggia tutto il corpo: proprio da qui ha origine il mucopolisaccaride, comunemente chiamato “bava”, che serve a proteggere la lumaca quando striscia e a rigenerare le eventuali microlesioni che si formano sulla chiocciola a causa dello spostamento. La sua produzione consente, inoltre, alle lumache di aderire a diverse superfici, permettendo loro di muoversi senza difficoltà.
Già nota per le sue proprietà terapeutiche nel mondo antico, la bava delle lumache è stata tradizionalmente usata in medicina, dalla Grecia antica fino al Medioevo, per curare i problemi di stomaco, come ulcere e gastriti, cicatrizzare le ferite ed arrestare le emorragie; sottoforma di sciroppo, serviva anche ad alleviare la tosse, sciogliere il catarro e facilitarne l’eliminazione. Poi, nel 1980, una famiglia cilena aveva deciso di iniziare ad allevare lumache da destinare al mercato culinario francese; sarebbero stati i lavoratori impiegati nell’elicicoltura ad accorgersi che le loro mani erano incredibilmente morbide e che i tagli presenti su di esse guarivano molto rapidamente, senza andare incontro a cicatrici o infezioni. Questa considerazione spinse gli studiosi ad indagare le caratteristiche della bava e per la prima volta, dopo 15 anni di ricerche, essa fu usata per creare una crema, l’Elicina, brevettata a Ginevra nel 1995.
L’utilizzo della bava di lumaca nei cosmetici
Da allora sono stati innumerevoli i prodotti dello stesso tipo diffusi sul mercato. Il procedimento che ne permette l’utilizzo all’interno di creme, detergenti e sieri per il viso è il seguente: la bava prodotta dalle lumache nel corso dei loro spostamenti viene recuperata, purificata e trattata, per poi essere aggiunta agli altri ingredienti. Queste le sue principali proprietà:
- azione nutritiva: circa l’80% della pelle è costituita da elastina e fibre di collagene, sostanze che si consiglia spesso di integrare attraverso l’uso di cosmetici che le contengano. Il muco secreto dalla lumaca permette di rendere i tessuti più elastici e tonici, con conseguente effetto benefico sulle rughe, che diventano meno visibili;
- azione rigenerante: questa proprietà è dovuta agli effetti di uno dei principi attivi presenti all’interno della bava delle lumache, l’allantoina, che stimola la produzione di elastina e fibre di collagene, permettendo la riparazione dei tessuti. Si tratta infatti di un agente che consente di cancellare i segni derivanti da cicatrici, macchie cutanee e bruciature e che rallentare il processo di invecchiamento cutaneo;
- azione esfoliante: grazie alla presenza dell’acido glicolico, le creme contenenti bava di lumaca consentono un peeling delicato dello strato superficiale della pelle;
- azione purificatrice: i peptidi e l’acido glicolico prevengono anche l’accumularsi di impurità o, se presenti, riescono ad allontanarle, risultando efficaci anche nel contrastare l’acne;
- azione antiossidante: la vitamina C e la vitamina E permettono di ridurre le infiammazioni, constrastando l’azione dei radicali liberi.
Per tutti questi motivi la bava delle lumache è diventata, nel tempo, un vero e proprio segreto di bellezza, tuttora valido nonostante le sue antiche origini.