Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha concesso un’intervista esclusiva al quotidiano Repubblica per parlare di Ucraina. Un colloquio che arriva sulle pagine cartacee in simultanea con il bilaterale tra Usa e Francia, e in cui le posizioni sono piuttosto allineate.
Interrogato sulla prospettiva di negoziati aperta sia da Mosca che da Kiev, ma solo a determinate condizioni, il ministro conferma che “l’Italia rimane molto interessata e sosterrà ogni iniziativa politica e diplomatica che possa portare a una pace giusta per l’Ucraina. E’ giunto il momento di iniziare a lavorare per una pace giusta per l’Ucraina“
Tajani si appresta inoltre a condurre le danze dei Med Dialogues, gli incontri promossi da Farnesina e osservatorio Ispi che porteranno a Roma leader e ministri dell’area del Mediterraneo.
Tajani Ucraina, il ministro conferma un aiuto più ampio a Kiev
Per l’ex coordinatore di Forza Italia Tajani, ogni membro della Nato è disposto ad ascoltare le parole di Putin “se, davvero e con concretezza, dimostrerà che questo è il suo interesse genuino“.
Uno scenario che però non sembra coincidere con quanto si assiste sul fronte, laddove la popolazione ucraina è in ginocchio a causa della grave crisi energetica dovuta ai bombardamenti. Il ministro conferma la linea occidentale, secondo la quale spetta alla Russia dare un primo segnale concreto di de-escalation. E anche se ciò dovesse accadere, la pace “deve passare per l’indipendenza di Kiev, non attraverso la sua resa“.
Spazio poi al delicato tema dell’invio di armi, che ha diviso non solo il Parlamento ma anche la stessa maggioranza: Lega e Forza Italia spingono infatti per sviluppare in parallelo un percorso diplomatico. Ieri sia la Camera che il Consiglio dei Ministri hanno approvato la proroga alle forniture militari pro-Kiev anche per il 2023, a dimostrazione che “l’Italia continuerà a seguire la linea di Nato e Ue perché l’unità è la nostra forza per consentire a Kiev di negoziare una pace giusta“. A tal proposito, Tajani ha tenuto a precisare che la Farnesina e la Difesa stanno sostenendo l’Ucraina per superare l’emergenza freddo causata dai continui blackout delle linee elettriche. Per il momento Zelensky non ha compiuto richieste specifiche al riguardo, sebbene molti Paesi abbiano già provveduto a inviare aiuti umanitari di questo genere.
Capitolo migranti, Italia a favore di maxi Piano Marshall nel Mediterraneo
L’arrivo del gelo in territorio ucraino non esclude il fatto che l’Italia possa riaprire i confini per accogliere nuovi rifugiati provenienti dall’Ucraina. Ecco dunque che l’altro dossier su cui Tajani è particolarmente vigile riguarda i migranti della rotta mediterranea. Dopo il caso Ocean Viking che ha incrinato i rapporti tra Francia e Italia, la posizione del governo italiano non cambia: esiste un problema serio che va risolto dall’intera Unione Europea.
A tal proposito, in attesa dei meeting odierni, il ministro annuncia che “l’Italia proporrà un piano Marshall Ue per l’Africa da 100 miliardi con una strategia di crescita capace di fermare le partenze“. Una serie di iniziative volte a fare in modo che “il Mediterraneo non continui a essere il cimitero d’Europa”, perché il problema è sovranazionale e riguarda il mancato accordo sulla gestione dei flussi. Da parte della Farnesina arrivano poi aiuti concreti a favore della Libia e un nuovo decreto flussi con un tetto massimo di accoglienza pari a 70mila migranti.