Stéphanie Frappart ha riscritto la storia delle donne nel calcio. L’arbitro francese di 38 anni ha diretto la partita della terza giornata Mondiale Costa Rica-Germania ed è un successo assoluto. Per la prima volta c’è stato l’arbitraggio di una donna in una Coppa del Mondo ed è accaduto in Qatar. Venendo al risultato, i tedeschi hanno si sono imposti per 4-2 sui costaricani, eppure non si sono qualificati per gli ottavi di finale sono stati sbattuti fuori dalla competizione. È la seconda volta consecutiva che la Germania non riesce a superare la fase a Gironi. La squadra di Hans-Dieter Flick è partita in realtà molto decisa ed è andata in vantaggio con il gol di Serge Gnabry al 10′, a cui ha risposto Yeltsin Tejeda al 58′. Nella ripresa, al 70′ uno scivolone di Manuel Neuer ha regalato la seconda realizzazione agli uomini di Luis Suárez, dopodiché, le reti di Kai Havertz al 73′ e in doppietta all’85‘, e il gol di Niclas Füllkrug all’89′ per la Germania.

Stéphanie Frappart nella storia, Regina al Mondiale

La Frappart, è stata così la prima donna ad arbitrare un match della rassegna iridata, ma alle sue spalle ha già diversi primati: prima donna ad arbitrare in Seconda divisione francese nel 2014 e nella Premier League nel 2019; prima donna a dirigere una finale di Supercoppa UEFA di calcio maschile sempre nel 2019 (Liverpool-Chelsea); prima donna ad arbitrare una partita di Champions League nel 2020 (Juventus-Dynamo Kiev); e per concludere, la finale di Coppa di Francia nel recente maggio 2022 (Nantes-Nizza). Come abbiamo visto, il suo curriculum calcistico vanta molte apparizioni importanti. La francese rappresenta una delle tre donne arbitro facenti parte del gruppo dei 36 Direttori di gara. Ad accompagnarla nella direzione di Costa Rica-Germania tra l’altro, presenti nello Staff arbitrale altre due donne, la brasiliana Neuza Back e la messicana Karen Díaz Medina designate come arbitri di linea. Una terna tutta al femminile. È importante sottolineare che nessuna donna era ancora stata designata a dirigere, ma tutte avevano svolto il ruolo di Quarto ufficiale.

Stéphanie Frappart, arbitro francese, dirige Costarica-Germania al Mondiale in Qatar 2022 nella terna al femminile composta da Neuza Back e Karen Díaz Medina

Come abbiamo potuto constatare in questa prima settimana e mezzo di gioco, questo è il Mondiale delle sorprese. A sorprendere in campo è stato sicuramente l’esito finale per quanto riguarda la classifica. Infatti, la Germania è stata costretta a fare le valigie e tornare in patria. Nella serata di ieri, è andata meglio alla Spagna, battuta 2-1 da un grande Giappone che finora ha dimostrato tanta vivacità e guida da sola il Girone E. Luis Enrique si è qualificato con i suoi uomini per miglior differenza reti rispetto ai Die Mannschaft e seguono in seconda posizione.

Frappart, nel suo curriculum occasioni speciali e anche una Laurea e un Master

La storia di Stéphanie Frappart è una storia di rivincita e di emancipazione, un segnale che può essere riconosciuto e apprezzato da ogni donna, anche dalla più disinteressata al Calcio e più in generale al Mondo dello Sport. È la storia di una Donna che ha voluto sfidare a tutti i costi le convenzioni e che per anni ha mandato avanti questo sogno, probabilmente nemmeno consapevole di ciò che sarebbe potuto accadere in futuro. Difficile immaginare che una piccola Frappart, una volta dato avvio a questa Passione-Professione, pensasse di poter raggiungere tale obiettivo. Quel futuro però è arrivato e ora ne sta raccogliendo i frutti. Nella società attuale, diventare la prima donna a dirigere una gara di questa portata non è affatto poco. Dopo aver centrato l’obiettivo di condurre la gara di Champions League Juventus-Dynamo Kiev il 2 dicembre 2020 e Quarto ufficiale in vista dell’Europeo 2020, grazie alla gara Costa Rica-Giappone ha aggiunto un altro tassello enorme nella sua carriera professionale. La ragazza, è nata a Val-d’Oise, alle porte di Parigi e da bambina giocava a calcio insieme ai suoi fratelli. Nella sua città era già un apprezzato fischietto, molto veloce e preparata fisicamente. Inoltre, laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità, ha proseguito con un Master in Scienze Motorie. Allenamento fisico e preparazione sul campo di gioco e studio sui libri, un mix che l’ha portata nel tempo a diventare quel che è oggi. Dopo giorni in cui tutto il mondo ha parlato di lei con ammirazione, Stéphanie qualche giorno fa aveva raccontato la sua eccitazione: “Quando l’ho scoperto, l’emozione è stata enorme, non me l’aspettavo, sono molto orgogliosa di rappresentare la Francia al Mondiale“. Aggiungendo poi: “È un segnale forte da parte della FIFA avere donne arbitri in Qatar. Non sono una portavoce femminista, ma se questo può far accadere le cose…“, dicendosi cosciente dell’importante ruolo affidatogli, anche in vista delle prossime generazioni.

Stéphanie Frappart nella storia, prima donna a dirigere un match in Coppa del mondo, dialoga con l’attaccante Thomas Müller in Costarica-Germania 2-4