Dopo l’eliminazione dai mondiali in Qatar, si separano le strade tra Roberto Martinez e il Belgio. L’oramai ex allenatore dei Diavoli Rossi ha deciso di abbandonare il ruolo di commissario tecnico subito dopo il pareggio nella partita contro la Croazia, rassegnando le sue dimissioni. Un pari amaro, che significa terzo posto e mancata qualificazione agli ottavi di finale del mondiale 2022. L’annuncio è stato ufficializzato sui canali ufficiali della nazionale belga: “Roberto Martinez ha annunciato che lascerà la panchina dei Diavoli Rossi. La decisione era già stata presa prima dell’inizio del torneo”. Una scelta, quindi, presa ancor prima della clamorosa eliminazione in Qatar. Il principale accentratore della “Generazione d’oro” fiamminga lascia la panchina senza vincere nessun titolo. In carica dal 2016, ha guidato il Belgio alle qualificazioni e poi al Mondiale 2018 (dove ha chiuso al terzo posto). All’Europeo 2020 è arrivato ai quarti, eliminato dall’Italia. Nel 2021 alle final four di Nations League viene eliminato in semifinale dalla Francia, chiudendo al quarto posto sempre battuto dagli azzurri. Da capire ora chi prenderà il suo posto di Martinez, che nello staff aveva anche Thierry Henry, e quale sarà il futuro dell’ormai ex commissario tecnico del Belgio, pronto a tornare sulla panchina di un club.
Belgio-Martinez, un addio sancito prima del mondiale
Martinez-Belgio, ai titoli di coda la storia che legava l’ex allenatore dell’Everton alla nazionale dei Diavoli Rossi. In attesa di comprendere quale sarà la decisione della federazione, l’oramai ex commissario tecnico ha così commentato il pareggio con la Croazia. Un risultato che significa eliminazione dal mondiale in Qatar: “Oggi siamo stati nuovamente noi stessi. Non è mai facile vincere al Mondiale: con il Canada abbiamo vinto ma non siamo stati noi stessi, mentre con il Marocco abbiamo perso meritatamente. Non eravamo pronti. Oggi abbiamo creato tanto e quindi no, non ho alcun rimpianto. Possiamo lasciare il Mondiale a testa alta”. La spedizione in Qatar resterà l’ultima per molti dei protagonisti della “Generazione d’oro” della nazionale belga: “Uscire alla fase a gironi non è sufficiente per il Belgio. Volevamo farcela, ma ogni nazionale lo vuole. Questo è il miglior torneo del mondo. In passato abbiamo vinto tre partite nel girone e siamo stati eliminati, lo stesso è successo agli Europei. La sensazione è la stessa, posso accettare questo modo di perdere. Giocatori come Tielemans, Onana, Doku. La generazione d’oro ha raggiunto qualcosa che dovrebbe entusiasmare le generazioni future. Questa eredità sopravvive e dobbiamo continuare a fissare standard elevati”.