Un altro corpo è stato recuperato nelle ultime ore dai Vigili del fuoco e dai soccorritori in via Santa Barbara, a Casamicciola. Sale così ad undici il bilancio delle vittime rimaste coinvolte nella frana di Ischia. Secondo le prime ricostruzioni il cadavere appartiene a una donna, che non è ancora stata identificata. Potrebbe trattarsi della trentunenne Maria Teresa Arcamone oppure di Valentina Castagna, moglie di Gianluca Monti, ritrovato stamane, e madre dei tre bambini già estratti dalle macerie negli scorsi giorni.

Si tratta della terza vittima riportata alla luce nella giornata di oggi, giovedì 1 dicembre: questa mattina erano stati individuati i corpi dello stesso Monti, 37 anni, e di Salvatore Impagliazzo, 32 anni da compiere proprio il 3 dicembre. A confermare la loro identità la prefettura di Napoli. Monti, come accennato, era padre di Michele, Francesco e Maria Teresa e compagno di Valentina, mentre Impagliazzo era legato ad Eleonora Sirabella, prima vittima accertata del disastro.

A questo punto, secondo i soccorritori, resterebbe soltanto una persona ancora scomparsa tra le macerie. Una volta ritrovata, le ricerche potrebbero essere sospese: erano infatti dodici, in totale, le persone ritenute disperse.

Frana a Ischia, vicepresidente Campania: “Difesa del suolo priorità delle priorità”

Come agire, una volta recuperati tutti i corpi, dopo una ferita così profonda? Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania con delega all’Ambiente, prova a tracciare la linea da seguire.

Nulla può essere come prima dopo una tragedia del genere. La prima cosa da fare ora è completare l’opera meritoria dei vigili del fuoco, di tutte le altre forze dell’ordine e delle unità di protezione civile, senza dimenticare i tanti volontari accorsi sul posto, delimitare la zona dove non è possibile tornare ad abitare, sistemare gli sfollati il cui numero sta crescendo in relazione agli accertamenti in corso, fare l’opera di pulizia delle strade. Poi bisogna fare un programma di interventi sostanzioso con procedure certe, risorse definite sia nazionali che regionali e cambiare pagina, fare della difesa del suolo la priorità delle priorità.

Ischia, in corso riunione del Centro di coordinamento soccorsi: più della metà degli edifici verificati è da sgomberare in caso di allerta meteo

Proprio per fare il punto sulla questione, si è tenuta nella sede della Prefettura a Napoli una riunione del Centro coordinamento soccorsi per la frana di Ischia. Tra i presenti al vertice, diretto dal prefetto di Napoli Claudio Palomba, c’erano anche il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e Giovanni Legnini, fresco di nomina a commissario per la protezione civile a Ischia. Legnini era già commissario per la ricostruzione post sisma del 2017. Al summit si sono collegati in videochiamata anche i componenti del Centro operativo comunale di Casamicciola.

Dall’incontro è emerso come, in caso di allerta meteo gialla o arancione, circa un migliaio di persone residenti ad Ischia dovranno abbandonare le proprie abitazioni, almeno fino a cessata emergenza. Lo ha ribadito il prefetto di Napoli Claudio Palomba mentre snocciolava i dati relativi alla situazione isolana.

Finora, tra i 1.134 edifici verificati, quelli da sgomberare sono più della metà, circa 600. Il monitoraggio delle abitazioni non è ancora terminato, e dovrebbe essere ultimato entro stasera. Le persone a rischio verranno trasportate da alcuni pulmini messi a disposizione dalla Regione: si cercherà di sistemare tutti in alberghi.