Cancellazione cartelle esattoriali. La Legge di Bilancio 2023 ha fatto chiarezza sulla conseguente cancellazione delle cartelle esattoriali, almeno di quelle che rimangono al di sotto dei 1.000 euro.

Cancellazione cartelle esattoriali sotto i 1000 euro

Lo stralcio delle cartelle esattoriali sotto i mille euro prevede la cancellazione dei documenti emessi nel periodo compreso tra il 2000 ed il 2015.

Come previsto dalla bozza della Manovra 2023 da inviare a Bruxelles entro il 30 novembre:

Sono automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015“.

Rientrano in queste pendenze tutti i debiti fino a mille euro (multe, bolli auto non pagati, tasse e imposte varie) che sono stati notificati ai contribuenti entro tale data.

Dunque il meccanismo del saldo e stralcio delle mini cartelle dovrebbe essere automatico. Pertanto, al contribuente non è richiesta alcuna attività per ottenere la cancellazione del debito, né l’esibizione di alcuna specifica richiesta. Qualora trovasse conferma, l’iniziativa potrebbe portare un immediato sollievo per tantissimi contribuenti che al momento sono alle prese con il regolamento dei mini debiti nei confronti del Fisco, e la cui mole va a intasare i processi di lavoro dell’Agenzia delle Entrate

Rateizzazione

La nuova rottamazione delle cartelle esattoriali prevede una possibilità di rateizzazione fino a un massimo di 18 rate.

Se il contribuente aderisce alla cosiddetta definizione agevolata 2023, potrà decidere di pagare l’intera somma entro il 31 luglio 2023, in un’unica soluzione, oppure optare per una specifica organizzazione in rate. La prima e la seconda dovranno essere di importo pari al 10% della sanzione complessiva e la loro scadenza è prevista per il 31 luglio e il 30 novembre 2023.

Il calendario delle eventuali rate successive sarà il seguente. Ogni anno, a partire dal 2024, si dovranno pagare il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre.