Cuneo, aggredisce a morsi un artista circense, ferendolo gravemente a una mano, poi fugge e si barrica all’interno di un supermercato, ma viene bloccato dal responsabile della sicurezza e infine arrestato dai Carabinieri.
Un quarto d’ora di follia, nella mattinata di ieri, in piazza della Costituzione, dove era in fase di montaggio il Circo Peppino Medini. Erano da poco passate le 10 quando un giovane residente nella zona, sembra in stato di alterazione psicofisica, si è avvicinato agli addetti, li ha insultati e ha preteso che gli venisse data una sbarra di ferro.
“Voglio uccidere tre persone”. Al rifiuto degli operatori, il ragazzo ha scavalcato le protezioni, si è scagliato contro di loro, iniziando una colluttazione con Christian Medini, 22 anni verticalista e lanciatore di coltelli, mordendolo con violenza e procurandogli una profonda ferita alla mano destra.
Poi è fuggito di corsa, inseguito dai circensi, e ha raggiunto il vicino Mercatò Local, dove ha chiesto aiuto al responsabile della sicurezza, Redouane Taguenza, che non sapendo cosa fosse successo, per precauzione ha chiuso le porte.
Momenti di tensione tra la clientela, anche perché dopo essersi parzialmente calmato, il giovane ha iniziato a dare in escandescenze, colpendo alcuni scaffali.
Il responsabile l’ha quindi bloccato e chiuso in un magazzino, in attesa dell’arrivo dei Carabinieri, che l’hanno poi fermato e portato in caserma.
Cuneo aggredisce artista circense: “Questa non è una piazza sicura per noi”
I rumori provocati dalla colluttazione sono stati avvertiti anche dal titolare del circo e da altri artisti ed è così stata allertata la polizia, intervenuta con l’equipaggio di una volante che ha bloccato e preso in consegna il marocchino che stava cercando di fuggire.
Prima dell’aggressione, il giovane avrebbe, inoltre, messo a soqquadro un negozio, quindi importunato e spintonato una donna nelle vicinanze di piazza Costituzione.
“Se non ci fossimo stati noi, non so cosa sarebbe successo alla signora”, dice Peppino Medini, 26 anni, fratello maggiore di Christian, giocoliere e presentatore del circo. “Mio fratello è un artista a livello internazionale, non potrà esibirsi per diverso tempo. Un grave danno, anche in vista della proiezione a Torino del film “L’uomo che disegnò Dio” con gli attori Kevin Spacey e Franco Nero, al quale abbiamo partecipato con il nostro circo”.
“Questa non è una piazza sicura per noi, prosegue, il Comune di Cuneo purtroppo ci mette sempre a disposizione solo quest’area, isolata, dove mancano controlli delle forze dell’ordine, con più persone che danno problemi. Era già successo l’anno scorso. Siamo sempre esclusi dagli eventi artistici nelle parti centrali e più frequentate della città”.
Il Sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero, i membri della Giunta, il Comandante della Polizia Locale, Davide Bernardi, e tutti gli attori protagonisti del Tavolo Cittadino sulla Prevenzione e la Sicurezza ci devono dare delle spiegazioni e delle rassicurazioni, ha concluso l’artista.
E il padre Fabrizio, rincara la dose: “Un’offesa per la nostra famiglia. I miei quattro figli sono nati a Mondovì, siamo tutti piemontesi, una realtà storica. Non siamo razzisti, sopportiamo tutti, ma non veniamo o rispettati a casa nostra. Paghiamo le tasse, abbiamo rinunciato agli animali e non ci danno neanche una settimana di proroga, solo 15 giorni come vuole il regolamento è una forma di razzismo”, conclude l’uomo.
“Trovano tutte le scuse per emarginarci e poi invece sostengono quelle manifestazioni circensi, o le scuole circo, già sovvenzionate da Ministero, Regione, Comuni. E allora non sappiamo se continuare con questo circo senza animali o riprenderci gli animali, perché non hanno nessun rispetto per le persone. Qui abbiamo le nostre famiglie, ci sono bambini. Se vengono aggrediti i miei figli, a questo punto torneremo alle nostre origini, a fare esibire gli animali. Così, vivremo di prepotenza anche noi”.