Il ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha tenuto questa mattina in Parlamento un’informativa urgente circa la tragedia che ha colpito l’isola di Ischia.

Una ricostruzione di quanto accaduto, un’analisi primordiale della situazione relativa al rischio idrogeologico e un ragionamento più ampio sul tema che abbraccia l’intero Paese. Tutto questo mentre le operazioni di ricerca hanno portato alla luce due cadaveri: il numero delle vittime sale così a 10, rimangono ancora due dispersi.

Ischia, il ministro Musumeci nomina Giovanni Legnini commissario all’emergenza

Nella sua informativa urgente in Aula, il ministro Musumeci ha nominato commissario straordinario all’emergenza di Ischia Giovanni Legnini: ex politico e avvocato, ex vicepresidente del Csm, scelta avallata dal governatore regionale Vincenzo De Luca dopo la bocciatura della nomina di Simonetta Calcaterra.

Successivamente, Musumeci ha dichiarato che il perimetro attuale della zona rossa dovrà essere ampliato, “poiché la persistente pioggia potrebbe causare nuovi smottamenti” e il pericolo per gli abitanti di quell’area “potrebbe essere incombente”. Il ministro ha poi rimarcato come permangano delle resistenze da parte della popolazione locale, ha quantificato in 200 persone coloro che hanno già evacuato le loro case, 290 in tutto quelle che hanno trovato sistemazione autonomamente o tramite le strutture ricettive limitrofe.

Per quanto concerne i controlli, i numeri parlano di 272 controlli effettuati su un totale di 950 unità abitative pericolanti: di queste, 45 sono state classificate come inagibili, 56 a rischio esterno e 162 agibili. In particolare, sono state rilevate 191 criticità gravi e presi contatti con l’ordine dei geologici per trovare figure professionali ad ausilio tecnico dei sopralluoghi. Allo stato attuale risultano interessati circa 900 edifici, ma si tratta di una stima parziale.

Limitatamente alle attività, è stata disposta la chiusura fino al 4 dicembre degli istituti scolastici di Casamicciola e Lacco Ameno, sebbene i sindaci dei due comuni spingano per la didattica a distanza. Approvata a livello governativo la sospensione delle rate del mutuo per tutte quelle abitazioni o quelle imprese che sono state sgomberate per il pericolo di nuove frane.

“Mille comuni privi di Piano di Protezione Civile”

Ma la tragedia di Ischia deve costituire un punto di partenza nella risposta a un problema ormai impossibile da sottovalutare. Nell’informativa l’ex governatore della Sicilia esprime la preoccupazione in merito al fatto che ci sarebbero “mille comuni privi di un piano comunale di Protezione civile (in totale sono poco meno di 8.000). E anche chi ne ha redatto uno, magari lo ha fatto in maniera frettolosa e senza aggiornarlo frequentemente.

Sul motivo per cui la fetta sia così ampia, Musumeci replica che “molti comuni sostengono di non avere il personale tecnico capace di redigere questi piani“. Di conseguenza sarà predisposto un supporto ai comuni nella redazione di questi strumenti, definiti dal ministro “un dovere essenziale”.

Infine, a proposito del delicato tema dell’abusivismo edilizio, la questione è stata sottoposta al presidente del Consiglio e una prima soluzione potrebbe essere la delega al Prefetto per demolire gli edifici illegalmente costruiti. Al contempo, Musumeci ha puntualizzato che “l’abbattimento delle case in questo momento ad Ischia non è la soluzione immediata ad un problema incombente come il dissesto idrogeologico