Sono state diffuse delle intercettazioni dei dirigenti della Juventus indagati per la vicenda falso in bilancio e le plusvalenze fittizie, al vaglio nell’Inchiesta Prisma. Dopo le dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione bianconero, John Elkann (Clicca qui per le sue parole) ha affidato il nuovo corso a Gianluca Ferrero, che occuperà la carica di presidente, e Maurizio Scanavino, nuovo direttore generale bianconero. Intanto, però, sono state rese note delle intercettazioni dei dirigenti della Juventus rinviati a giudizio per l’Inchiesta Prisma. 

Juventus, stralci di intercettazioni rese pubbliche

“Con Fabio (Paratici, ndr) non si poteva ragionare, finché c’è stato Marotta gli metteva un freno… Si poteva svegliare la mattina e firmare 20 milioni senza che nessuno gli dicesse niente. Gliel’ho detto più volte: stiamo esagerando”. Ecco uno stralcio delle intercettazioni pubblicate dopo le indagini che vedono coinvolta la Juventus per falso in bilancio e plusvalenze fittizie. Nella serata del 22 luglio, il direttore sportivo Federico Cherubini è stato intercettato mentre parla con  Stefano Bertola, direttore finanziario della squadra bianconera. Questo virgolettato, riportato da La Repubblica, getta ombre sull’operato di Fabio Paratici, allora ex capo dell’area tecnica della Juventus, ora al Tottenham in Premier League.

“Io l’ho detto a Fabio: ‘E’ una modalità lecita, ma hai spinto troppo’. E lui mi rispondeva: ‘Non ci importa nulla, perché negli scambi se metti 4 o metti 10 è uguale, nessuno ti può dire nulla’. Fabio ha avuto carta libera”. Anche in questo caso, sono emerse intercettazioni dei dirigenti della Juventus: in questo caso, riporta Il Corriere della Sera, il tema è relativo alla valutazione dei alcuni calciatori.

La risposta del direttore finanziario bianconero di Stefano Bertola: “La situazione è davvero delicata. Io in 15 anni faccio un solo paragone: Calciopoli. Lì c’era tutto il mondo che ci tirava contro, questa invece ce la siamo creata noi”. La procura chiederà il rinvio a giudizio per i dirigenti bianconeri.

Juventus, il comunicato

Nella serata di mercoledì 30 novembre, la Juventus ha diramato un comunicato ufficiale – in risposta alle accuse di falso in bilancio e plusvalenze fittizie, prima che fossero diffusore alcune intercettazioni: “In riferimento a quanto riportato da alcuni organi di stampa – nel pieno rispetto della magistratura e degli organismi regolatori del mercato, e pur ribadendo la massima fiducia nelle autorità giudicanti – JFC precisa quanto segue.

A seguito dell’avvio del procedimento Consob di accertamento di presunte non-conformità contabili (luglio 2021), conclusosi in data 19 ottobre 2022, con gli esiti resi pubblici da Juventus con i due comunicati del 21 ottobre e 20 novembre 2022, e a seguito dell’acquisizione degli atti del fascicolo penale (a seguito della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari il 24 ottobre 2022), gli organi sociali di Juventus hanno proseguito il processo di rigorosa e scrupolosa valutazione di tutte le contestazioni contabili rivolte con riguardo ai bilanci di Juventus (2019/2020 e 2020/2021 e, a cascata, 2021/2022).

Sulla base di un solido set di pareri di primari professionisti legali e contabili, il board di Juventus è pervenuto, con compattezza, alla conclusione unanime da parte dei nove consiglieri in carica alla data del 28 novembre 2022, che:

  • Il trattamento contabile adottato nei bilanci contestati rientra tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili;le contestazioni della Procura non paiono fondate e non paiono, peraltro, né quanto a presupposti, né quanto a conclusioni, allineate con i rilievi contenuti nella delibera Consob del 19 ottobre 2022; infatti, la Procura afferma l’artificialità di plusvalenze e la fittizietà delle rinunce stipendi, mentre Consob contesta un valore considerevolmente minore di plusvalenze, peraltro senza menzione di falso in bilancio, e non contesta l’efficacia giuridica delle rinunce stipendi, né, con specifico riguardo alla c.d. “manovra stipendi” 2020/2021, la natura giuridicamente non-vincolante, delle c.d. scritture integrative in corso di negoziazione nell’aprile/maggio 2021;
  • la correzione dei bilanci (i.e. restatement), con il limitato profilo delle c.d. “manovre” stipendi 2020 e 2021 è stata decisa in via di adozione di una prospettiva di accentuata ed estrema prudenza e ha effetti contabili ritenuti, anche con l’ausilio di esperti indipendenti , di ordine non rilevante, in particolar modo sul patrimonio netto della Società al 30 giugno 2022;

Juventus confida, infine, che, proprio in ragione della ritenuta assenza di qualsivoglia alterazione dei bilanci contestati, le conclusioni delle autorità sportive (che già si sono espresse, con riguardo al tema plusvalenze, in senso favorevole a Juventus) non cambieranno: in assenza di alcuna alterazione contabile, ogni sanzione sportiva risulterebbe del tutto infondata.

Nella convinzione di aver operato sempre correttamente, Juventus FC intende far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi, societari, economici e sportivi, in tutte le sedi”.