Grave incidente a Ferrara ieri sera. Tutto si è consumato in un lampo, intorno alle 22, sulla via Pomposa, non lontano dall’abitato di Codrea: due giovani ciclisti erano in sella alla loro bici, quando sono stati travolti da un’autovettura, forse a causa del buio. Uno di loro, un 16enne, è morto sul colpo, l’altro, immediatamente soccorso dai sanitari del 118, è ricoverato in gravi condizioni di salute all’ospedale di Cona. Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, il conducente del mezzo coinvolto nell’incidente non si sarebbe fermato a prestare soccorso ai due ragazzi, presentandosi solo più tardi sul luogo del sinistro, quando ormai era troppo tardi. Se così fosse accertato, il responsabile dovrebbe rispondere del reato di omissione di soccorso stradale, punito, a seconda dei casi, con multe, sospensione della patente di guida e con la reclusione fino a 3 anni.
Grave incidente a Ferrara ieri sera: un morto e un ferito grave
La tragedia si è consumata ieri sera, 30 novembre, intorno alle 22, sulla via Pomposa, non lontano dall’abitato di Codrea, in provincia di Ferrara. Nel giorno della morte dell’ex ciclista professionista Davide Rebellin, investito da un camion pirata mentre si allenava a Montebello Vicentino, due giovani erano in sella alle loro bici, quando, all’altezza dell’azienda Pasquali, sono stati travolti, per cause ancora da accertare, da un’autovettura, che forse a causa del buio non li avrebbe visti. Un impatto devastante, che ha ucciso sul colpo uno dei due ragazzi coinvolti, un 16enne, scaraventato oltre il guard rail, e ferendo gravemente il secondo, ora ricoverato all’ospedale di Cona e la cui vita è appesa a un filo. Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino, a dare l’allarme sarebbe stato un passante: all’arrivo dei carabinieri, seguiti dalla polizia locale, dal personale del 118 e dai vigili del fuoco, il conducente del mezzo incriminato non era, infatti, sul posto. Sarebbe tornato, forse, solo in un secondo momento, sul luogo dell’incidente, quando ormai era comunque troppo tardi. Saranno ora le autorità competenti, già al lavoro per chiarire le dinamiche del sinistro, ad accertare le responsabilità di quanto accaduto. Si piange, intanto, la morte del giovane, strappato alla vita troppo presto. La speranza è che almeno il suo amico riesca a salvarsi. “Non ci sono parole per descrivere il dolore delle famiglie e quello del ragazzo che lotta per la vita – scrive un’utente su Facebook -. Tantomeno per condannare chi è fuggito di fronte a due ragazzini a terra che forse un intervento immediato poteva salvare […]. Abbiamo ormai, purtroppo, fatto l’abitudine a simili tragedie, ma lo sgomento e la rabbia non l’abbiamo né dobbiamo perderla”.
Si allunga così, tristemente, la lista dei ciclisti vittime della strada
Secondo i dati parziali diffusi dall’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), riferiti ai primi otto mesi del 2022, i ciclisti che hanno perso la vita sulle strade italiane nell’immediatezza dell’incidente sono, in tutto, 105, tra cui quattro minori. A questi vanno aggiunti i decessi avvenuti a distanza di giorni o settimane dopo il ricovero in ospedale delle vittime, oltre che quelli dei restanti mesi di quest’anno. Un numero purtroppo in aumento, se si considera che nel 2021 erano stati 29. Il mese peggiore per i ciclisti sembra essere stato, tra gennaio e agosto, aprile, con 20 decessi; seguono gennaio e maggio con 15, luglio e agosto con 12, giugno con 10, febbraio con 11 e marzo con 8. Sul triste podio per numero di incidenti che hanno riguardato persone in sella alla loro bici, Milano, Roma e Genova, seguite da Firenze, Torino e Bari. 3.476, in totale, le vittime dei sinistri che hanno coinvolto non solo bici, ma anche monopattini elettrici e altri veicoli.